Non so cosa fare: separazione?
Ho 32 anni e sono sposato da meno di 2, siamo insieme in totale da 11 anni. Abbiamo avuto altro e bassi nella nostra relazione, e durante il covid (convivevamo nella nostra vecchia casa) e il rapporto si è teso. Siccome abbiamo alti e bassi, durante gli alti le avevo chiesto di sposarci e poi nell'anno dei preparativi abbiamo capito che avevamo bisogno di un supporto e abbiamo avuto una terapia di coppia a distanza. Dopo un anno lo stesso terapeuta ha deciso di lasciarci perché il suo compito era finito e di fatti abbiamo fatto dei passi in avanti. Dopo il matrimonio abbiamo preso casa nuova e le cose sono peggiorate: stress continui perché lei è una precisina e indecisa e ogni decisione va ponderata bene... Per farvi capire che siamo andati a farsi fare la cucina su misura da dei mobilieri e con tutto il campionario di maniglie che hanno e non andava bene una virgola e quindi abbiamo ordinato una cucina intera ma senza maniglie, confidando nel fatto che su internet in qualche negozio ne avremmo trovata una che piaceva lei. Dopo tre mesi non abbiamo trovato neanche una maniglia che potesse piacerle, e i mobili restavano per consegnarci di lì a una settimana la nuova cucina, al che io ne ho cercato una su internet spacciandogliela per maniglie provvisorie, e lei solo dopo averli installate ha capito che erano carine e si potevano tenere... E così per ogni cosa... Le uniche lampade che abbiamo installato solo le plafoniere del bagno, o meglio di uno dei due bagni, solo perché le ho prese io da Bricoman, altrimenti tutte le altre non possiamo comprarle e installarle, perché dobbiamo ancora trovare quelle precise perfette inequivocabili che vanno bene per la nostra sala o per il nostro corridoio... E ogni singola cavolata così... Le ho anche proposto di scegliere lei e comprarle senza neanche farmele vedere o chiedermele, ma lei vuole a tutti i costi che le scelte siano fatte con calma e ponderate insieme. Le ho espresso che tutto questo rimandare per me è fonte di stress ma a lei non sembra importare. Siamo da 3 mesi in casa nuova e mi sembra di stare in un cantiere... Inoltre le ho chiesto la prima di entrare nella casa nuova di poter avere solo la camera da letto con un unico luogo in cui i cellulari non entrano, prima di entrare in casa nuova mi aveva detto di sì e una volte entrati ovviamente dal primo giorno se ne infischiata di questa promessa, guardando i film sul cellulare (non abbiamo la TV in camera). Niente di male se non fosse che ho il sonno leggeri e anche se ha gli auricolari la luce mi tiene sveglio. Gliene ho parlato in diverse maniere: subito, il giorno dopo, i giorni dopo, da calmo ed arrabbiato ma invano e dopo due mesi così in cui io dormo poco, e ho bisogno di un po' di ore di riposo di notte, a differenza sua che dorme poco, e che puntualmente se ne infischia e mi dice che non può andare sul divano in sala perché sennò si spacca la schiena... Siamo arrivati al punto in cui stanco ed esausto e lei che se ne fregava per l'ennesima volta, nella rabbia mista a disperazione le ho dato una serie di pugni. Mi faccio schifo per essere arrivato a tanto.. Quella sera ho dormito sul divano. Il giorno dopo mi sono scusato, per quel che vale. la sera abbiamo provato a dormire di nuovo insieme e il giorno dopo ancora le ho proposto una giornata senza critiche ma puntualmente le sue sono arrivate. Eh sì per la serie "le cose vanno ragionate" in due mesi di casa nuova non ha ancora messo a posto uno spillo perché: 1) non abbiamo i mobili 2) abbiamo i mobili ma i ripiani non sono rivestiti per non rovinarli 3) abbiamo i rivestimenti ma non gli organizer per trovare un posto Immaginate una casa perennemente sotto sopra.. un giorno pure mia mamma dalla disperazione mi ha proposto una mano che ho (diversamente dal solito) colto al volo con gioia. Lei torna a casa e al posto che essere contenta dell'ordine e del ritrovato pavimento calpestabile le viene una crisi di pianto. Perché la casa è di entrambi e l'ordine lo devono mettere entrambi non uno solo dei due... E lei quando lo metterebbe? Passo più io il pavimento di lei... Non che sia una colpa ma lei è quel tipo di persona che "non mi dai una mano" gliela dai "eh ma non si fa così, ma mettici la testa" QUANTO PUÒ ESSERE UMILIANTE?!?!?!?! Già non hai voglia, ma così... Ti passa tutta la fantasia... Ebbene dopo l'ennesima cosa che (mi sono detto) almeno metto un po' in ordine "eh ma non hai pulito davvero" per me è come se si fosse chiusa una saracinesca.. Lei ha deciso di dormire lei sul divano. Pasta un giorno senza rivolgerci parola, fin quando i suoi ci invitano a cena e entrambi andiamo, sembra che voglia metterci una pietra sopra e poi dopo una ennesima cazzata torna a discutere. Litigare ancora o basta? Per me silenzio, per lei pure. E ora è sul divano, pronta a fare la sua seconda notte di fila. Non riesco a trovare la forza per dire basta, per spezzare questa catena... E anche questo è umiliante...
Buonasera Daniele,
undici anni così non sono pochi, soprattutto quando avverti dentro di te quel
senso di umiliazione ed inadeguatezza, dove ogni cosa che fai risulta essere sempre quella sbagliata e più ti senti sbagliato e più aumenta la dipendenza verso questa persona perché cerchi di essere accettato da lei in ogni modo. E' un meccanismo assurdo che tu, spieghi benissimo, esiste, ti fa soffrire, ti crea rabbia verso te stesso e senso di impotenza.
Leggo che avete fatto un percorso di coppia ma credo che adesso sia molto importante lavorare su quello che mi scrivi, su questi meccanismi che ti portano in questo circolo vizioso che ti fa stare male e che non riesci a spezzare.
Scrivimi e se vuoi prendiamo appuntamento online per un primo consulto.
Dott.ssa G.M
Psicologa, Psicoterapeuta - Roma