Dott. Giuliva Farinelli

Mi trovavo al limite del baratro della di-sperazione, da cui, se si precipita, è difficilissimo risalire. Dopo una vita ingabbiata saldamente in pensieri autodistruttivi, con disistima, sensi di colpa e svalorizzazione continui, dopo anni di psicoterapia che mi ha resa consapevole di tutta la teoria e mi ha consentito di restare a galla, sono giunta al mio limite personale, quello in cui si deve scegliere tra la vita (nuova) e la fine di tutto. Ho scelto di tentare, di darmi una chance, per quanto disperata fosse. E in autunno ho incontrato la Dott. Giuliva Farinelli. Non si può negare, abbiamo faticato tanto entrambe: lei a darmi strumenti e strategie per smontare punto per punto i rigidi meccanismi comportamentali (forgiati col fuoco da anni di schemi famigliari poco propedeutici ad una vita "normale), io a resistere con la mia corazza di convinzioni e rancore che mi stava soffocando. Il diario delle emozioni, la schema-therapy , la scala SUD, le meditazioni guidate, la respirazione consapevole. Ma anche le discussioni accese e gli abbracci (io che non sapevo fare), uscire di casa, relazionarmi, darmi degli obiettivi. Accettarmi. Con tutti i miei anni e tutta la mia storia. Un giorno ho sentito che qualcosa si scioglieva, che il risentimento feroce lasciava spazio a me stessa, la cosa più importante, il centro di tutto. Non è un miracolo, è stato un duro e doloroso lavoro, accompagnato dalla paura di non farcela. Ora ci sono io, a proteggere quella bimba tanto a lungo provata e sofferente, a farle sentire il calore e il colore che la vita può avere

Ho 34 anni e circa 2 anni fa (dicembre 2021) è iniziato tutto, il periodo più buio della mia vita. Ricordo il primo attacco di panico al supermercato, vertigini, sudore freddo, paura di svenire. Da quel giorno tutto è cambiato, paura dei luoghi aperti e chiusi, paura di fare tutto, dalla semplice spesa al portare mio figlio a scuola. Ero sempre in allarme e terrorizzata potesse accadermi qualcosa, un malore, uno svenimento. Le vertigini mi hanno accompagnata per quasi un anno. Per non parlare dei dolori muscolari, collo spalle e occhi. Testa perennemente in confusione, perdendo così lavoro e vita sociale. Nessuno capiva cosa avessi, ne famigliari ne medici, anche perché a livello organico risultavo sempre sana. Ho toccato il fondo a dicembre 2022 con un pensiero che poi è diventato DOC talmente spaventoso da farmi perdere il controllo su me stessa. Quel giorno una parte di me è morta, forse per poter rinascere. A Gennaio 2023 prendo in mano la situazione e contatto la dottoressa Farinelli. Inizia un percorso e grazie alle sue tecniche, è avvenuto una sorta di miracolo. I pensieri hanno piano piano iniziato a rallentare facendo spazio alla razionalità. L'ansia si è alleggerita quasi totalmente. Ho acquisito consapevolezza. Ho iniziato ad ascoltarmi, a volermi bene e soprattutto a rallentare. Al momento vedo la dottoressa una volta al mese, sono in fase di stabilizzazione. A distanza di quasi un anno dal nostro primo incontro posso solo che ringraziarla perché grazie a lei sono rinata. Grazie di cuore.

Ho conosciuto la Dottoressa Farinelli in una fase di cambiamento importante della mia vita, in cui si sono ripresentate alcune difficoltà in maniera più significativa, che però mi accompagnavano da tempo. Avevo pensieri ricorrenti, poco funzionali e che distorcevano la mia percezione della realtà e, ovviamente, andavano ad intaccare una delle cose a cui tengo di più la mia famiglia. Grazie alla psicoterapia i miei pensieri ossessivi si sono fatti più radi, ma non perché scomparsi, ma perché maggiormente accolti, osservati come semplici pensieri e non verità indiscusse. Ho imparato ad accettare maggiormente le giornate NO come parte della vita di tutti i giorni. Ho imparato ad ascoltarmi di più, a mettermi al primo posto, ho ristabilito un contatto con me stessa. Ho dovuto rallentare, prendermi dei tempi lenti, come processo di cura. Fondamentali per me sono stati i momenti di esposizione accompagnati dalla dottoressa in quanto mi hanno permesso di affrontare le mie paure. Oggi posso dire di essere meno travolta dalla mia emotività, di accettarmi di più con le mie fragilità, di aver ridescritto certe situazioni a livello celebrale, di essere in cammino, di voler continuare a camminare, sedimentare, ma in un clima di serenità e accoglienza. Quindi, buon viaggio, a chiunque decida di intraprendere questo percorso!