Da due mesi soffro di attacchi di ansia/panico
Buon pomeriggio a tutti,
Sono un ragazzo di 22 anni e vi descrivo il più dettagliatamente possibile quello che provo.
Circa 2 mesi fa, mi è capitato di dover andare a parlare ad un mio superiore per un lavoro eseguito male da una persona a me subordinata (il superiore è una persona molto autoritaria con cui però non ho mai avuto brutte esperienze) e non appena mi sono ritrovato di fronte a lui nel suo ufficio, non riuscivo a parlargli e mi sono bloccato, con un respiro faticoso, come se stessi per piangere e difatti mi ha mandato via capendo la mia situazione.
Da quel giorno, entrato ormai in paranoia, anche in occasioni molto più blande, anche semplicemente nel parlare con ragazze o miei pari colleghi, mi succede di sentirmi sempre “sotto osservazione” e mi succede di agitarmi come allora.
Siccome sono giovane e non voglio che questo implichi una vita tormentata (mi tormenta questa cosa da due mesi), vorrei avere un parere su cosa potrebbe essere e come potrei affrontarla.
Grazie in anticipo.
Saluti
Gentilissimo
la tua sensibilità e il timore di rimproveri ti hanno giocato un brutto scherzo. Difronte al dissenso o al rimprovero perdi la fiducia e la stima di te stesso e soccombi alle minacce o anche semplicemente a coloro che vogliono magari involontariamente competere o dimostrarti il loro valore. In pratica ti stai centrando troppo sugli altri e poco su te stesso. Si tratta d'invertire la rotta. Chiediti sempre cosa vuoi difronte alle situazioni o alle persone e poi decidi cosa puoi fare per ottenere quello che hai deciso. Stai centrato su te stesso e accetta anche di fare la brutta figura o di perdere ma sempre coerente con quanto hai deciso. Non delegare il tuo potere agli altri ma sentiti sempre te stesso anche se apparentemente ti sembra di non essere "vincente".
Non avere fretta nel ricercare risultati positivi ma coltiva la tenacia e la voglia di riuscire .