Come superare sensi di colpa, ansia generalizzata e pensieri ossessivi
Sono una ragazzi di 21 anni, ho sempre sofferto di ansia ma è sempre rimasta circoscritta a periodi di stress o eventi particolari o comunque temporanea.
Ultimamente (forse complice la quarantena di un mese causa covid) mi ritrovo a vivere veri e proprio attacchi di ansia generalizzata che mi impediscono di vivere tranquillamente la mia giornata, un pensiero, una frase e subito un peso sul petto che non mi abbandona e la testa pesante, piena di pensieri opprimenti.
Ho provato ad analizzare da cosa potesse derivare e penso sia dovuta al senso di colpa che mi pervade per aver tradito il mio ragazzo 6 mesi fa.
La nostra storia dura da 4 anni e ci siamo messi insieme da giovanissimi.. 16 anni. Mai avuto problemi a parte una sua crisi per cui mi ha lasciata che ci ha riportato insieme qualche mese dopo, per il resto tutto benissimo, fino all'inizio del nostro quarto anno di relazione quando mi trasferisco in una residenza universitaria, per farla breve lontananza, assenza di comunicazione soprattutto da parte sua, mi sentivo trascurata e mi sono lasciata coinvolgere eccessivamente da un ambiente fatto di sregolatezze, divertimento, esperienze e assenza di legami tanto da guardare gli altri e pensare di desiderare anche io quella libertà e spensieratezza dei 20 anni e non una relazione che sembrava ormai spenta e fatta di routine, tanto che ero decisa a chiudere la relazione appena tornata a casa. È proprio in questo periodo che compio l'errore più grande della mia vita e finisco a letto con un ragazzo con cui mi confidavo sui miei problemi di coppia, la cosa è andata avanti per pochissimo (una/due settimane) perché appena tornata a casa lontana da quell'ambiente alienante mi sono accorta di quanto in realtà amassi il mio fidanzato, di quanto la mia insicurezza fosse data dal fatto che non avevo mai avuto altre esperienze, di quanto mi fossi lasciata coinvolgere dalla novità di quella vita e che infondo non avevo bisogno di tutta quella "spensieratezza giovanile" per essere felice, mi sono resa conto di quanto tenessi a lui solo quando stavo per perderlo e ho deciso di non dire niente, lasciarmi tutto alle spalle e continuare la mia relazione impegnandomi più di prima a non far pesare la distanza e chiedendogli di chiamarmi più spesso e venirmi a trovare. La cosa è morta lì, pensavo che fosse normale avere momenti di debolezza e confusione e che l'importante fosse imparare dagli sbagli per non ripeterli e ripartire con una nuova consapevolezza, tutto andava benissimo ed ero riuscita a estraniarmi anche da quel contesto alienante della residenza trovando nuovi equilibri, fino a quando 4 mesi dopo per covid sono costretta all'isolamento e rimuggino sugli eventi, la mia coscienza implode, cado nel panico, ritornano alla mente i ricordi peggiori, il senso di colpa mi opprime, mi sento una persona orribile che non merita il suo amore per aver tradito la sua fiducia e non riesco a perdonarmi, penso alle conseguenze se dovesse scoprirlo e capisco di aver mandato all'aria la cosa più importante per me per uno stupido sbaglio giovanile, provo in tutti i modi a lasciarmi il passato alle spalle ma non ci riesco, le mie giornate sono fatte di ansia e pensieri su quanto sia una persona orribile e non meriti la sua fiducia.
Decido di assumermi le mie responsabilità e dirglielo, non voglio più mentirgli se devo riniziare una relazione in modo maturo e gli spiego le emozioni e la crisi vissuta i mesi prima e del mio flirt, lui capisce e mi perdona è stato il mio solo errore in 4 anni di relazione, ero confusa e ho sbagliato, ma ho anche capito di amarlo. Nonostante la confessione e la sua comprensione, non mi sento meglio, continuo a sentirmi non meritevole del suo amore, guardo le altre coppie e penso di essere una persona orribile, non riesco a perdonarmi e lasciare alle spalle il passato. Non capisco perchè una cosa successa mesi fa riaffiori solo ora, non riesco a capire perché ho ancora questa ansia che mi opprime e non mi fa vivere, ho pensieri orribili che mi intasano la testa, sto passando davvero un brutto periodo e vorrei solo lasciare andare e perdonarmi. Vorrei essere meno dura con me stessa e accettare di aver sbagliato senza colpevolizzarmi.
Ciao
dici "non avevo bisogno di tutta quella "spensieratezza giovanile" per essere felice" e se invece ne avessi bisogno? Se la relazione col tuo fidanzato fosse appagante più per la "coscienza" che per il tuo fisico e il tuo piacere? Vedi alle volte entriamo in ansia o ci colpevolizziamo per impedirci di fare o provare ciò che riteniamo o ci hanno fatto ritenere non congruente con il nostro stile di vita, valori e concezioni. Prova a sentire come ci stai con questi pensieri e datti il permesso di sentirti libera di provare fino in fondo le tue emozioni e i tuoi desideri. Ti dico questo perchè apparentemente non avresti nulla di cui dolerti, dato che il tuo fidanzato ti ha perdonato.
Ciao