Dopo la scomparsa di mio marito la sera dopo il rientro realizzo la solitudine e mi assale l'angoscia
Buonasera, sono ancora a chiedere aiuto, questa volta per me. Subito dopo la perdita di mio marito, ho dovuto affrontare e risolvere tutti i problemi burocratici ed economici,concentrarmi sulle reazioni dei miei figli, A detta di tutti ho avuto una forza e una determinazione notevole. Adesso che ho risolto tante cose mi trovo a rivivere il periodo della malattia giorno per giorno, nella sequenza dei fatti come sono avvenuti... sento più la mancanza adesso che non nei mesi successivi alla sua scomparsa. Sono sprofondata in crisi di pianto e sconforto, soffro anche della lontananza dei miei filgi per studio. in modo particolare la sera dopo il rientro realizzo la solitudine e mi assale l'angoscia. Non riesco più a dimostrarmi serena con i miei ragazzi e a trasmettere loro sicurezza.
Buongiorno Barbara, lei sta vivendo, purtroppo, una fisiologica elaborazione del lutto, cioè quella fase che subentra, dopo la scomparsa di una persona cara, e che fa vivere la solitudine e la sensazione della perdita. Purtroppo è un percorso obbligato, che peraltro è opportuno che ci sia (non sarebbe "normale" continuare la propria vita come se niente o poco fosse successo). Nello stesso tempo, ciascuno reagisce secondo quello che la sua personalità e le sue esperienze di vita gli permettono di fare; non è sempre opportuno reagire ad ogni costo, talvolta è necessario ascoltare il proprio dolore e viverlo fino in fondo. Oppure può essere una buona soluzione quella di dedicarsi agli altri e spendere costruttivamente le proprie energie. Non conoscendola, non ho ricette da proporle. Le posso dire solo che, se non dovesse superare questa fase in un tempo ragionevole, forse sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un professionista della sua zona che potrebbe accompagnarla in questo cammino. La faccio molti auguri