Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Terapeuta Emdr
Chiedo aiuto per superare un momento di profonda tristezza
Buonasera! Sono una ragazza di 21, ho una vita apparentemente normale: ho una famiglia che adoro, un ragazzo che amo molto e pochi amici ma di cui mi fido molto.
Ho deciso di scrivere questo sfogo perché è da circa un anno che nella mia testa governa un gran caos e ho dei brutti pensieri che occupano tutte le mie giornate impedendomi di vivere serenamente la mia vita. Tutti questi pensieri ruotano attorno ad una sola questione : ho molta paura di perdere il mio ragazzo e mi convinco di avergli fatto dei torti che in realtà, se ci penso razionalmente, non ho mai commesso. Ogni giorno ho un pensiero nuovo in testa che non mi fa vivere e non mi fa pensare ad altro, ci penso in continuazione dalla mattina appena sveglia fino a poco prima di addormentarmi. Il problema è che mi voglio convincere del fatto che, ad esempio, l’ho tradito ma quando ci penso a mente lucida so perfettamente di pensare delle cose assurde. Probabilmente è una questione di insicurezza, quello che è certo è che Sta diventando una situazione davvero insopportabile, mi sento come se fossi in un labirinto senza via d’uscita. Speravo di essere abbastanza forte da superare questo momento con il tempo ma questa mia condizione non è migliorata in nessun modo.
Ho sempre avuto il timore di parlarne con gli amici e con la mia famiglia perché ho paura che mi prendano per matta e, senza dubbio, ciò non ha aiutato a migliore il mio stato di angoscia.
Mi rendo conto di aver bisogno di parlare con un professionista e spero di trovare nelle vostre risposte un po’ di conforto..
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte!
Gentile Ludovica,
lei si trova nella fase dello sviluppo umano, definita da Erikson, del “giovane adulto” (età della giovinezza).
In questa particolare fase di crescita, le persone si trovano di fronte ad una “crisi”, quella tra “Intimità” e “Isolamento”.
È lo stadio in cui le persone tendono a costruire rapporti intimi, come i rapporti di amicizia e le relazioni amorose.
I primi tentativi di intimità pongono le proprie radici nell’adolescenza: se in età adolescenziale si è sviluppata un’identità ben integrata, il giovane sarà più incline alla solidarietà e all’intimità.
Se i tentativi volti all’intimità falliscono, il giovane, pur mantenendo i rapporti con gli altri, potrebbe tendere all'esclusione e ritirarsi nell'isolamento.
Di conseguenza, le relazioni potrebbero essere percepite come incomplete, fredde o poco spontanee.
È naturale, quindi, non riuscire a superare questo momento, da lei definito “di profonda tristezza”, e sentire il bisogno di un aiuto esterno alla famiglia e alle amicizie.
Un cordiale saluto.