Dott.ssa Ilaria Di Nasso

Dott.ssa Ilaria Di Nasso

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Rapporto difficoltoso con il cibo

Non capisco. Penso di non farcela più. Ho un disturbo alimentare? Ho 18 anni compiuti da poco, alta 1.70 e peso 73 chili; ebbene si 73 maledetti chili. Ho sempre avuto un rapporto difficoltoso con il cibo, sono sempre stata una persona golosa. Ricordo che alle medie mi sono innamorata, ma a quanto pare non si voleva fidanzare con me in quanto non ero abbastanza magra. Fin da piccola, mi hanno sempre fatto notare che ero troppo robusta, grassottella. Ho sempre mangiato tanto, troppo fin da costringere mia madre a nascondermi il cibo. Da più di 1 anno il cibo è la mia fissazione, quando mangio cose non sane, mi sento terribilmente in colpa, tanto da costringermi a vomitare o ad assumere lassativi. I miei giorni sono fatti da mangiare poco, il meno indispensabile-a cedere ad un gelato, e allora abbuffarsi per poi vomitare. Pesavo 81 chili, ne persi 13 ma poi ne ripresi 5. Il fatto è che a me non capita spesso, non due volte a settimana. Ci sono periodi in cui riesco a dominare la fame e a mangiare pochissimo/niente e periodi in cui non ci riesco e allora mi sento maledettamente in colpa e a volte arrivare a vomitare. Mi sono rivolta ad una psicologa e ad uno neuropsichiatra dell'ASL, ma non mi trovavo bene e gli appuntamenti andavano di mese e mezzo in mese e mezzo, perciò mi sentivo trascurata. Purtroppo non posso permettermi delle sedute private, perciò mi sento in trappola. Penso che sarei disposta a risolvere questa paura, ma ho maledettamente paura di ingrassare e voglio arrivare al mio obbiettivo. Con questo corpo mi vergogno, troppo, e non riesco a seguire una dieta equilibrata, è più forte di me. Mi scuso veramente tanto per il poema..

Buongiorno Federica,

da quello che lei scrive emerge chiaramente che quello che lei sente è che è in difficoltà e che sente di non stare bene. E' chiaro anche che vuole fare qualcosa per risolvere questa situazione e questo è il primo passo, il primo passo giusto nella direzione del ritrovare il suo equilibrio.

Le condotte alimentari che lei descrive fanno pensare effettivamente a una difficoltà della condotta alimentare che non è importante che lei classifichi come disturbo. Quello che è invece importante è che lei riconosca il suo malessere, l'importanza di farsi aiutare e soprattutto che manifesti il desiderio di voler cambiare per tornare a farcela.

Credo sinceramente che sia importante che si rivolga ad uno specialista. Dice di essersi rivolta ad una psicologa e ad una neuropsichiatra ASL e di non essersi trovata bene; può succedere, ognuno deve trovare la persona con cui si sente a proprio agio per poter fare un lavoro personale importante ed efficace. Mi chiedo se ha provato a rivolgersi al Centro Arianna (via Paradisa, n1 Pisa - 050 959501/02), centro sempre della ASL che si occupa nello specifico di queste tematiche. Si accede tramite prenotazione telefonica con la richiesta del medico di famiglia (orari da lunedì a giovedì dalle 9 alle 11).

Cordiali saluti

domande e risposte

Dott.ssaIlaria Di Nasso

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R. - Pisa

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