Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare

Sono stanco di vivere

Salve. Non ho molto da dire, solo che sono tanto stanco della mia situazione di sofferenza e vorrei poter premere un pulsante e morire. Tanto prima o poi capiterà, quindi perché prolungare l'agonia? Io ci provo in tutti i modi a motivarmi, ma sto sempre male, mi sento sempre così oppresso da sensazioni varie e sintomi strani di non si sa cosa... La vita non può essere questo, non può essere così faticosa. Ho fatto un sacco di psicoterapie e farmacoterapia, ho iniziato ventidue anni fa. Ma non è cambiato nulla. Non lavoro da dieci anni. Ho appena finito un corso di formazione ma è stato così doloroso sforzarmi di uscire di casa ogni giorno sentendomi sempre male. Vorrei finisse tutto per sempre, tanto non guarirò mai. Possibile che in Italia non si possa chiedere un aiuto a morire? Continuo a sentire nella testa che dovrò continuare a soffrire per tutta la vita. È crudele. Da quattro anni vado dalla psichiatra dell'ASL senza miglioramenti. Ora ho preso un appuntamento da uno psicanalista consigliatomi. Ma secondo me io sono proprio fatto così, mi funziona male il cervello... O comunque c'è qualcosa che seriamente non va. Non vi sto a raccontare i "sintomi", cioè le sensazioni che mi accompagnano giornalmente e che riesco ad alleviare un pochino solo con l'ansiolitico (antidepressivo, antipsicotico e gabapentin non mi fanno niente) sono tanto stanco e non mi va di ripetere per l'ennesima volta quanto ho ripetuto a un sacco di dottori. Poi questa voce nella testa mi dice sempre "no, no", e io non posso fare niente di quello che mi propongo. A volte penso che il mio corpo sia condiviso con un'altra persona. Boh. Perché io non sono come gli altri? Perché devo soffrire così tanto e a lungo? Come potrò sopportare tutto questo per altri cinquanta anni? Non ho una malattia mortale purtroppo. Sono stanco. Stufo.

Non Gent.le Andrea, 

Il tema della vita e della morte è uno dei più importanti dell’essere umano. Sin dal grembo materno tu come creatura dovresti essere stato accolto con gioia. Se questo non accade si possono vivere interiormente dei combattimenti in cui tu stesso non ti accetti e non accetti tutto ciò che riguarda la tua esistenza. La morte a volte sembrerebbe un’ apparente soluzione. In verità non ti permette ne di crescere ne di sperimentare il vero te stesso superando tutte quelle sfide che ti potrebbero far apprezzare la tua persona.

Cordiali saluti