Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare
Qual'è la cosa migliore da fare? So che sono ancora giovane ma voglio morire
Salve a tutti,
Non so neanche come iniziare, la mia mente è un susseguirsi di pensieri confusionari. Non avrei neanche pensato di arrivare a questo punto, di scrivere online ciò che penso e provo. Questo rende tutto ancora più difficile.
E' da qualche settimana che non avevo questo stato d'animo, Del resto negli ultimi mesi ho fatto di tutto per farmelo passare dato che le persone che avevo accanto stavano iniziando sempre più ad accorgersi del mio essere sempre negativa, irritabile-intrattabile. Una realtà molto diversa da quello che normalmente appaio a chi ho davanti. Maschero tutto con sorrisi, modo di fare scherzoso e alla mano, forse un pò troppo. Ultimamente, sono così stanca che non riesco nemmeno più a fingere.
Il problema è che: ho constanti pensieri e desideri di farla finita. Cerco spesso su internet come farlo in modo veloce e indolore. Già da più piccola avevo questi pensieri (a circa 14 anni, adesso ne ho 23). Adesso, sono aumentati di gran lunga. I motivi sono tanti, sono un insieme. Sono solo stanca, stanca di tutto e di tutti. Nella mia infanzia ho ricevuto una grande delusione da parte dei miei genitori, che mi ha fatto crescere con un autostima pari a 0. In sintesi sono stata abusata sessualmente da un amico di famiglia, i miei genitori ne sono venuti a conoscenza (gliel'ho confessato io) e non hanno fatto nulla. Assolutamente nulla, anzi, mia madre sapendo tutto ha continuato a farmi vedere questa persona per dei suoi sporchi motivi economici, in più sono venuta a sapere tramite mia madre che mio padre ha pure messo in dubbio io dicessi la verità, dicendo che lui conosce bene la persona che mi ha abusato e che "non farebbe mai una cosa del genere". Inutile dire che sentire queste parole e vedere con i miei occhi la strafottenza dei miei genitori coloro che dovrebbero proteggermi contro tutto e tutti, mi ha fatto sprofondare. Ho continuato a vivere la mia vita facendo finta di nulla, facendo conoscenze sbagliate (specifico però che non ho mai iniziato a drogarmi e neppure a fumare. Ho iniziato a bere alcol verso i 19 anni).
Le mie dipendenze però erano e sono altre: sentirmi validata tramite il sesso e le attenzioni degli uomini.
Ricollegandomi al discorso dell'autostima, non mi sento mai realmente importante per nessuno, non sento di valere la pena. Spesso quando qualcuno mi dimostra un minimo gesto carino o di attenzione che non mi aspetto, ho una sensazione strana che non riesco a spiegare.. fisicamente sento un forte senso simil nausea alla gola e mi viene la pelle d'oca quasi un "è troppo bello per essere vero sicuramente è solo per portarmi a letto" oppure "vuole uno strano favore sessuale" se siamo già stati a letto. Se lo ricevo dalla mia famiglia o un'amica ad esempio penso "vorrà qualcosa in cambio" e pensieri simili. In poche parole mi sembra assurdo che qualcuno possa pensarmi, voler fare qualcosa di carino per me, ecc... senza alcuno scopo, per poi successivamente buttarmi.
L'unica cosa che mi fa sentire davvero utile (oltre lavorare, essere dedita e sacrificarmi per il lavoro è una gran cosa che fa parte di me. Ma un certo punto mi stanca pure questo e a tratti non mi soddisfa più) è essere un oggetto sessuale per gli uomini, della quale spesso e volentieri mi sono innamorata ma non sentendomi ricambiata magari ho sempre taciuto e fatto capire solo in parte l'affezionamento nei loro confronti. Ultimamente però, dopo una relazione lascia e prendi di quasi un anno (piena di sofferenze e collere, specifico: con un uomo molto più grande di me), nemmeno questo sto provando, anche quei pochi sentimenti buoni e puri che avevo stanno svanendo. Ora interessa anche a me fare il loro sporco gioco, usarli per una soddisfazione fisica personale e mentale (sempre per il discorso dell'autostima); anche il flirt mi fa sentire molto in potere, però andarci a letto è l'apice per me.
Mi vergogno ad ammetterlo e non potrei mai dirlo a qualcuno che conosco ma:
Questa è una vera e propria droga per me, e purtroppo sta iniziando a intaccare la mia vita sotto tanti punti di vista. A 23 anni sono stata con fin troppe persone. Non mi piace il pensiero ma sento che non posso nemmeno farci nulla se è l'unica cosa che riesce a farmi stare bene. Ho tanti problemi nella mia vita, che mi spingono a volerla fare finita, ma devo dire che questo è uno dei principali. Ammetto che il mio sogno è quello di avere una vita dignitosa con un lavoro che riesce a farmi guadagnare bene, conoscere una persona che mi faccia innamorare e che soprattutto si innamori perdutamente di me e chissà, avere una famiglia. Subito dopo questo pensiero penso che sia meglio farla finita e basta. Che nessuno si innamorerà mai di me perchè non sono abbastanza. E' questo il pensiero che continua a tormentarmi giorno dopo giorno anche quando sento di stare un pò meglio: non sei abbastanza, non hai nessun valore, nessuno ti proteggerebbe, nessuno farebbe mai follie per te, nessuno correrebbe rischi per te.
Ringrazio chi ha letto questo mio grido di aiuto scritto davvero molto male con punteggiature insensate (le lacrime non aiutano) e vi chiedo scusa per questo..
Grazie in anticipo per il vostro aiuto...
Mia Carissima Angela,
Sono Psicoterapeuta e mi occupo proprio di abusi e violenze. È necessario iniziare un percorso di Psicoterapia immediatamente. Ti ringrazio per aver avuto il coraggio di scrivere e di chiedere aiuto. L’esperienza che hai fatto è terribile. Ho ascoltato il tuo grido di aiuto. Non avere paura adesso di iniziare un percorso di Psicoterapia con qualcosa che ti possa ascoltare, capire e risollevarti da questa dolorosissima esperienza. Purtroppo l’abuso è come un lager , non lo si dimentica ma con l’aiuto puoi imparare a vivere con la ferita cicatrizzata, senza toglierti la tua vita che è importante.
Cordiali saluti