Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare
A 44 anni mi posso innamorare come un' adolescente?
Gentile dottoressa, le scrivo perché mi è successo qualcosa che non mi aspettavo. Premetto che sono una persona abbastanza razionale e capace di gestire le proprie emozioni. Ho 44 anni, attualmente non ho un compagno né una vita sessuale attiva, ma tutto ciò non mi pesa anzi ho raggiunto la pace dei sensi e non sento la necessità di cambiare la mia condizione. Lavoro in un ambiente prevalentemente femminile, le mie colleghe sono tutte madri di bambini piccoli, pertanto sento continuamente parlare di pappe e pannolini. Ultimamente è arrivato un collega single poco più grande di me con il quale sarò sempre di turno insieme, dal momento che il mio orario e' insostenibile per le colleghe con figli, da quando è arrivato questo collega avverto uno scombussolamento interno, lo stesso che avvertivo da adolescente e che pensavo appartenesse al passato e sinceramente non mi mancava. Lo sto vivendo come una malattia dalla quale pensavo di essere guarita e invece è recidiva anche se in modo più lieve, ho paura che tutto ciò possa incidere sul rendimento lavorativo, indurmi a fare errori, portarmi problemi di concentrazione. Considerarsi che vengo da anni segnati da lutti, malattie e varie fonti di stress, non ce la faccio a gestire anche le "farfalle nello stomaco" Grazie per la cortese risposta
Buongiorno sig.ra di 44 anni,
l'Amore non è malattia. È normale che pur essere una donna adulta possa provare delle emozioni da adolescente. L'amore ti riporta sempre in una dimensione dell'infanzia e ti consente di riappropriarti di sapori antichi che sembravano persi. Chissà magari sarebbe opportuno che il suo collega, essendo anche lui libero, conoscesse il suo interesse... Ancora è giovane e può cominciare adesso una vita nuova. Si apra a conoscere delle persone o proprio questo collega di cui si è innamorata. Se fosse necessario potrebbe cominciare un percorso di psicoterapia per essere sostenuta in questa nuova fase della sua vita.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue