Dott.ssa Irene Messina

Dott.ssa Irene Messina

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Insicurezza cronica

Riscrivo il quesito perchè temo ci sia stato un problema al momento dell'invio del primo.

Ho 25 anni, e sono profondamente insicuro, mi sembra di non valere nulla. Questo malessere premetto che non si manifesta a livello cognitivo, ma è tutto a livello emotivo. Sento questo grosso senso di vuoto dentro, un malessere, come se un macigno di 100 kg mi colpisse sul petto e sullo stomaco.
Soffro di questo malessere sin da piccolo. Non ho ricordi di essere mai stato sereno; i miei ricordi dell'infanzia sono veramente pochi. Ultimamente la situazione si è aggravata peggiorandomi la vita (non esco più, non lavoro più, ecc).
Quando parlo con le persone vado in ansia completa, sono nel pallone: percepisco sempre come se mi disprezzassero. Mi sembra proprio di non essere degno di niente. Nonostante dall'esterno abbia riscontri di una mia positività come persona, e razionalmente sono consapevole di non essere l'ultimo arrivato, emotivamente invece mi sento tutto il contrario.
Oltretutto non riesco a voler bene emotivamente a nessuno (nemmeno ai miei genitori), non sento quel calore affettivo, ma è tutto razionale. A volte, quando realizzo che qualcuno può volermi bene, mi viene da piangere. Quando cerco di pensare a me stesso come una persona positiva sento questo nodo interno di negatività.
In questi anni mi sono sempre nascosto dietro una maschera di aggressività, narcisismo, superiorità, disprezzo verso gli altri; erano sempre gli altri sbagliati, che non capivano.
Sento dentro di me questo forte dolore, ma non ho il coraggio di affrontarlo.
Ho provato con la psicoterapia ma senza successo (anche perchè non era stato centrato il problema)
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Che fare? Come uscirne?

Le consiglio vivamente una nuova terapia. Consideri che esistono diversi modi di fare terapia e diversi modi di essere psicoterapeuti. Trovi la terapia e il terapeuta più adatti a lei. Detto questo, lei scrive che ha provato una psicoterapia ma senza successo perché "non era stato centrato il problema". Da chi non era stato centrato? Normalmente é lei che decide quale problema vuole affrontare, se nella terapia ha affrontato questioni diverse chiaramente il problema di cui parla rimane non risolto.