70 anni e matrimonio in bilico
Buonasera, Vi scrivo perché i mei genitori (70 anni entrambi) da qualche anno stanno vivendo un periodo un po’ difficile all’interno della coppia. Mio padre, che di base ha avuto sempre un temperamento nervoso e irascibile, negli ultimi anni ha inasprito questo aspetto del suo carattere al punto che adesso è veramente difficile avere una conversazione serena con lui. Spesso è di cattivo umore e si lancia in soliloqui molto lunghi con (l’inconscio?) obiettivo di convincere le persone a condividere i suoi punti di vista. Mia madre che è una persona docile, è vittima” del comportamento di mio padre e non azzarda a contraddirlo. Pur di evitare che lui si irriti e quindi litighi con lei, spesso lo asseconda ed evita di esprimersi anche quando lei è fortemente in disaccordo. Inutile dire che mia madre ne soffre e più volte mi ha confessato che se fossero stati più giovani, lei avrebbe divorziato. Io e mio fratello purtroppo siamo lontani e non sappiamo come poterli aiutare per avere una relazione più equilibrata e rispettosa delle esigenze e spazi di ognuno. Inoltre, considerata l’età, non crediamo che un divorzio sia effettivamente possibile, quindi…cosa fare? Vi ringrazio
Gentile Alessandra
Ci sono diversi aspetti che dovrebbero essere considerati: l’età e il momento di vita, com’è stato andare in pensione (immagino), come si è “aggiustata” la coppia ai nuovi equilibri, cosa è cambiato nel tempo a livello di contesto e di relazioni, com’è di fondo la relazione tra i due coniugi, cosa succede tra i due in certi specifici momenti.
I fattori possono essere diversi, quello che però mi trasmettono le sue parole sono sicuramene la fatica di sua madre, ma anche la difficoltà di suo padre di vivere una vita serena. Non deve essere facile sentirsi nervoso costantemente.
Una buona comunicazione è sempre un punto di partenza: riuscire a dirsi quanto è faticoso per far comprendere all’altro le proprie emozioni. Voi figli potreste fare da mediatori in questo, aiutando vostra madre ad esprimersi e sostenendo vostro padre nell’ascoltare. Senza giudizio, la fatica viene da entrambi.
È difficile suggerire una linea da seguire, iniziare con una comunicazione più comprensiva e diversa potrebbe però aiutare.
Resto a vostra disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Jlenia Licitra