I miei genitori non accettano la mia relazione con un uomo più grande
Buongiorno, mi chiamo Michela, ho 27 anni e da 8 mesi sono fidanzata con un uomo di 48 anni. Ho tenuto questa relazione nascosta ai miei genitori per 7 mesi, perché sapevo che non l'avrebbero mai accettata. Premetto che in 27 anni non ho mai detto una bugia ai miei, ma sapendo i loro pensieri e conoscendoli bene, non mi sono sentita di raccontare la mia storia. L'uomo con cui sono fidanzata è il mio vicino di casa, che i miei genitori conoscono bene. È divorziato e ha due figli, ma vi assicuro che è un uomo meraviglioso. Mi fa sentire come nessun altro ragazzo mi ha mai fatto sentire. Mi rende veramente felice. Abbiamo in progetto di convivere e ogni tanto parliamo anche di un figlio. Quando i miei genitori hanno scoperto la nostra storia, è successo il finimondo. L'hanno insultato pesantemente, lo hanno obbligato a parlare con i suoi figli e gli hanno detto che non lo guarderanno più in faccia. Mia mamma mi ha vietato di dormire da lui e mi ha detto che a cena a casa sua ci posso andare solo una volta a settimana. Mio papà pensa che lui non mi voglia a casa sua a convivere ed entrambi dicono che secondo loro questa storia non durerà, che lui non mi darà un futuro e che tutto quello che mi dice sono solo bugie perché dicono che mi sta prendendo in giro. Mi sento trattata come una bambina, ma ho quasi 30 anni e vorrei essere libera di vivere la mia relazione, senza l'ansia di arrivare in casa e di trovare musi lunghi o persone che non mi rivolgono la parola. Aiutatemi. Non so più cosa fare. Grazie. Michela
Gentile Michela,
dalle sue parole si evince quanto questa situazione sia per lei faticosa.
Da quello che scrive, mi sembra di capire che questa relazione sia per lei appagante e la faccia sentire bene.
A prescindere dal fatto che i suoi genitori condividano o meno questa relazione, la vita è la sua. Come lei stessa indica quando dice “Mi sento trattata come una bambina, ma ho quasi 30 anni e vorrei essere libera di vivere la mia relazione”, ormai è una persona adulta e, in quanto tale, ha tutto il diritto di fare le scelte che crede più giuste per la sua vita.
Ha mai provato a parlarne con i suoi genitori di come questa situazione la faccia sentire? Perché si è sentita in colpa verso i suoi genitori quando inizialmente ha deciso di non dire loro nulla su questa relazione? E come si sente quando rientra a casa e trova i sui gentiori con il "muso"?
Intraprendere un percorso psicologico potrebbe consentirle di fare chiarezza rispetto alle sue emozioni e al suo funzionamento, permettendole di raggiungere una maggiore consapevolezza di sè ed un maggior benessere.
Qualora lo desiderasse, resto a disposizione anche per una consulenza online.
Un caro saluto.