Figli sicuri di se oggi, adulti sereni e consapevoli del proprio valore domani
Sin dagli inizi della vita, i bambini cominciano a costruire la propria immagine di sé, che viene determinata soprattutto dal comportamento che i genitori hanno nei loro confronti. I bambini non hanno una innata percezione di sé, ma la costruiscono giorno dopo giorno osservando come gli altri reagiscono ai loro comportamenti, cercando l’approvazione negli occhi degli adulti, soprattutto dei genitori e delle persone con le quali trascorrono più tempo, per capire se sono contenti di quel che fanno e questo li aiuta a costruire un’immagine di sé armonica.
I bambini con bassa autostima sono quelli solitari, con senso di inferiorità, tollerano poco le critiche, difficilmente resistono alle pressioni sociali, danno scarso rilievo ai giudizi positivi e si concentrano sui difetti.
I bambini con alta autostima sono più attivi nelle richieste, provano sentimenti di accettazione, rispetto di sé, orgoglio, hanno fiducia nelle proprie capacità di affrontare le situazioni e hanno la capacità di fronteggiare eventuali giudizi negativi altrui.I genitori dei bambini con buona autostima accettano il loro figlio, trasmettono regole né rigide né arbitrarie, ma sempre con confini chiari, promuovono l’individualità riconoscendone spazi, emozioni, bisogni. I genitori del bambino con bassa autostima tendono ad avere un atteggiamento indifferente e freddo, lo ignorano, mettono i bambini a confronto con altri come per es. fratelli, minacciano di lasciare a casa il bambino se non fa come dicono, sbuffano quando il bambino chiede qualcosa o vuol parlare con loro.
Ma quali sono i piccoli accorgimenti che i genitori posso mettere in atto per promuovere una sana autostima nei figli?
1. Essere un modello positivo: i genitori per primi devono coltivare la propria autostima
2. Lodare i bambini non solo per il lavoro fatto, ma anche per l’impegno
3. Riconoscere i piccoli e grandi successi del figlio
4. Incoraggiarlo in ciò in cui non riesce
5. Identificare i pensieri errati e rigidi del bambino e modificarli
6. Essere spontanei ed affettuosi: fargli vedere quanto sono orgogliosi di lui
7. Aiutare il bambino ad essere coinvolto in esperienze costruttive: attività che incoraggiano la cooperazione piuttosto che la competizione
Di rilevante importanza, inoltre, sono le aspettative, su cui sono stati fatti numerosi studi al fine di sottolineare come queste influiscono sul comportamento delle persone, con il risultato inequivocabile che esiste il potere di far sì che gli altri diventino ciò che ci si aspetta da loro.
Questo fenomeno è noto come la profezia che si autoavvera: le aspettative giocano un ruolo fondamentale sulla vita delle persone e derivano dalle convinzioni che uno ha: “qualunque cosa ti aspetti, riguardo a te stesso e alle persone che ti circondano, in positivo o in negativo, ti e li predispone a realizzarla.”
Anche se non apertamente dichiarate, le aspettative che i genitori hanno nei confronti dei figli, in base al comportamento e al linguaggio usato, creano nei bambini un'immagine di cosa pensano di loro che li porterà a comportarsi in modo da adeguarsi all'immagine fornita di loro stessi. Infatti, la mancanza di autostima deriva dal percepire la mancanza di amore incondizionato da parte dei genitori.
Dimostrare ai figli di amarli incondizionatamente significa dimostrare loro di amarli solo per il fatto che esistono e non per quello che fanno: i genitori spesso dicono ai figli che non vogliono più bene loro perché non hanno fatto una certa cosa... Ciò che i bambini temono di più è di non essere amati! E’ necessario far sentire i figli amati e protetti in ogni circostanza e che l’affetto non hanno bisogno di guadagnarselo: se i bambini vengono trattati come persone belle e importanti si sentiranno sicuramente così e avranno in questo modo sufficiente energia per amare a loro volta gli altri. Per correggere un figlio, si deve correggete il suo comportamento, non lui!
Il bambino deve sentirsi degno d'amore in ogni momento, anche se commette qualcosa di sbagliato. L’amore dei genitori è sempre incondizionato, ma i figli si sentono amati solo se i genitori si comportano con loro in modo da far sentire che li accettano così come sono, in ogni momento e in ogni circostanza. Per questo è molto importante separare l'essere dal fare. Se il figlio si comporta in un modo che non piace al genitore, non bisogna attaccare il suo essere, ma il suo comportamento. Si può insegnare ad un bambino a crescere imparando dagli errori e non ad avere paura del fallimento.
Al tempo stesso, dare amore ai propri figli non significa giustificare i fallimenti e gli errori.
E' importante che i bambini, in rapporto alla propria età, ricevano degli ammonimenti in forma di critica "costruttiva” che deve sempre contenere un riconoscimento ("sei stato coraggioso a provarci!"), dovrebbe essere rivolta a una azione non alla persona ("purtroppo questa volta non ci sei riuscito"), dovrebbe avere come obiettivo la correzione di un comportamento o una attività e offrire un aiuto "(forse se fai così la prossima volta andrà meglio"). Le critiche e i rimproveri possono essere dei momenti molto formativi se sfruttate anche per lodare i bambini (ricordando per esempio altre situazione in cui si sono comportati positivamente), per rassicurarli sul fatto che li amiamo e per rafforzare il loro senso di competenza (dall'errore nasce la capacità).
Infine, l'autostima dei figli rispecchia spesso l'autostima dei genitori, per questo è molto importante che i genitori trasmettano loro un'immagine positiva di loro stessi, evitando continue lamentele e messaggi pessimistici ad ogni occasione.
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