Mio figlio ha preso il sopravvento su di me
Sono una mamma di due figli 22/25 maschio sono divorziata da 14 anni e sono distrutta mio figlio ha preso sopra vento su di me, pensa di essere il capo famiglia e di comandare non lavora sta tutto il gg. al telefono si lava poco sta nella sua camera tutto il gg. fuma lascia le cicche a terra mangia lascia i piatti tutto in camera...se le faccio osservazione lancia quello che trova per ferirmi non fisicamente,mia figlia sta da mia mamma da 5 anni altrimenti faceva la mia stessa fine. otto mesi fa ho voluto togliere il passato ristrutturando la casa interna.non le dico mi ha mandato via il muratore cosi ho dovuto prendere un impresa e stare fuori da casa per tre mesi da mia sorella e lui e stato in casa a controllare che tutto andasse bene...ora vuole partire per due mesi a fare l animatore l ha già fatto tre mesi all anno parte con l agenzia..io non voglio perché secondo me a la testa disturbata cosa posso fare?e già stato da un psichiatra le ha dato delle gocce per tranquilizzarlo poi doveva andare dal psicologo ma non vuole..ho cercato di prenderlo con buone e non ho ottenuto nulla con le cattive e peggio io faccio oss per cui sono fuori casa tutto il gg.sono stata a casa tre settimane in ferie è stato un inferno..parte al 15 di questo mese e io mi sono rifiutato a preparagli le valigie..va dal dott.a farsi dare sempre medicinali per male alla testa..mi sono accorta che beve ho fatto sparire anche quello..penso che sia gay..la mia presenza a casa lo disturba parecchio quello che faccio me lo disfa come lavori di casa..non so come muovermi..beve parecchi caffe e mangia di continuo alla mattina dorme fino a mezzogiorno e alla sera non ha mai sonno e sempre su internet al telefono dice che guarda i cartoni...e molto bugiardo....
Suo padre compulsivo di gioco d'azzardo e da 14 che non c è e non ha visto più i suoi figli... mi può dare un consiglio grazie
Gentile Signora,
da quanto descrive suo figlio avrebbe bisogno di essere seguito da uno specialista ma, dato che è maggiorenne, la decisione spetta a lui e appunto è impossibile costringerlo.
Comprendo come possa essere provata data la situazione difficile e dolorosa nella quale sta vivendo caratterizzata da dinamiche familiari distorte, così come la sua impossibilità nel gestirla diversamente.
La storia familiare di cui ci ha fornito alcuni elementi ha certamente un peso su quanto sta accadendo. Come l'assenza del padre nell'allevamento dei figli, e tutto ciò che è accaduto nel tempo in famiglia, vissuti e dinamiche che da qui non possiamo meglio conoscere.
E' comunque opportuno che lei in prima persona si attivi per cercare supporto, data la sua sofferenza, e anche per ottenere indicazioni utili per gestire diversamente e in modo più opportuno il rapporto con suo figlio, oltre che per tentare di agganciarlo in una possibile ed eventuale terapia.
Le suggerisco di rivolgersi al CIM di zona oppure privatamente a un terapeuta familiare, indicato l'approccio sistemico-relazionale. Non tardi a chiedere aiuto.
Molti auguri