Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Mio figlio fin dall'asilo ha manifestato imprecisione nello svolgimento dei lavori

Salve, sono la mamma di un bambino di quasi sette anni che frequenta la prima elementare. Da sempre in continuo movimento, fin dall'asilo ha manifestato imprecisione nello svolgimento dei lavori ed estrema lentezza, ma contemporaneamente un'intelligenza brillante e un lessico fuori dalla norma. Iniziata la prima elementare ci siamo scontrati con difficoltà direi sempre maggiori: la difficoltà a mantenere la concentrazione lo porta a non stare al passo con il lavoro che si fa in classe ed a ritrovarsi, tra compiti per casa e lavoro da recuperare, un carico non indifferente. Anche a casa deve essere spronato continuamente e seguito da vicino. Le difficoltà maggiori sono rappresentate dai dettati, ma praticamente di ogni compito svolto in classe ci ritroviamo a doverne completare una parte spesso piuttosto consistente. Parlando con le maestre delle strategie da attuare per far si che lavori in classe mi viene semplicemente confermato che continuerà ad essere spronato perché resti concentrato sul compito, cosa che finora non ha dato grandi risultati. L'ipotesi che questa sua difficoltà possa essere sintomo di disturbi dell'apprendimento viene immediatamente scartata dalle insegnanti che sottolineano subito quanto sia intelligente e in grado di leggere e scrivere in maniera soddisfacente. (Risultato che però é frutto anche di un lavoro iniziato a casa già durante gli anni dell'asilo) Ovviamente anch'io preferisco pensare che abbia semplicemente la testa tra le nuvole e che sia in grado di rientrare presto in carreggiata, ma non vorrei che questa sua difficoltà, indipendentemente da ciò che la causa, lo portasse a scoraggiarsi. Lo noto ad esempio con i dettati quando, perso il filo, lascia perdere completamente il compito nonostante i rimproveri dell'insegnante. Agli occhi delle insegnanti evidentemente risulto una mamma che salta a conclusioni senza fondamento e mi chiedo come comportarmi... Personalmente mi confronto, vaglio e provo ad applicare sia quei consigli che riguardano i bambini semplicemente distratti, sia quelli volti a gestire problemi come dislessia e iperattività. Immagino dovrò aspettare che il problema si faccia più evidente o che si risolva naturalmente per avere qualche risposta in più. Nel frattempo? Perché mi ritrovo a sentirmi dire che mio figlio non sta fermo un attimo, ma per carità non é iperattivo, e che non lavora in classe, é lento, impreciso e con una capacità di concentrazione molto limitata, ma assolutamente non ha disturbi di apprendimento? Se é tutto nella norma, perché mi viene fatto notare e soprattutto perché é l'unico a restare indietro? Vi ringrazio anticipatamente dell'attenzione e aspetto vostri suggerimenti.

Cara Monica, nel tuo scritto non vi sono molti e chiari elementi che consentono di diagnosticare esattamente cosa possa indurre tuo figlio a non concentrarsi completamente sui compiti scolastici.

Tieni presente che anche se risulta molto intelligente (sopra la media) questo non vuol dire assolutamente che non possa avere qualche piccola difficoltà o leggero disturbo dell'apprendimento, che solitamente si manifestano appunto in età scolare (6-7 aa.).

Ti consiglio di parlarne con il Pediatra e chiedergli se è il caso di rivolgerti ad un Centro Specializzato  (es.: Ospedale Bambino Gesù) dove con una visita e dei tests adeguati possono fare una diagnosi esatta (sia per riscontrare qualcosa sia per escluderla) ed eventualmente fornirti consigli utili circa gli idonei comportamenti da tenere. Questi controlli é meglio farli prima che rimandare. Ricorda  che una diagnosi precoce permette una cura e una guarigione migliore.  Con i miei migliori auguri ti saluto cordialmente.