Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Impossibilità di pronunciare e scrivere alcune parole

Buongiorno,
scrivo per avere un parere dagli esperti.
Il mio problema, che ormai mi assilla da molti anni, è l'incapacità di pronunciare e scrivere alcune parole.
Non si tratta di un problema di pronuncia, ma proprio a livello emotivo che queste parole mi suscitano.
Durante la mia più tenera età mi sono ammalata di una malattia molto grave, che ha segnato profondamente la mia infanzia.
Tuttavia, ancora oggi, a distanza di più di 15 anni, non riesco ancora a pronunciare né il nome di tale malattia né, tanto meno, la categoria a cui questa appartiene; oltre a tutte le parole annesse e connesse: i nomi delle cure a cui mi sono dovuta sottoporre, i nomi di alcuni medicinali e così via.
Il solo pensiero di dover pronunciare o scrivere tali parole mi mette in una situazione di forte disagio e, se per caso le devo pronunciare per un motivo o per l'altro, la mia reazione è di forte ansia e terrore (agitazione, tremore, tachicardia, respiro affannoso, volontà di sottrarmi agli sguardi altrui, volontà di scappare e simili), e comunque le dico smorzando inconsciamente la voce.
Ma quello che mi terrorizza a dismisura è quando queste parole vengono pronunciate da altre persone che non conoscono la mia storia: nonostante siano ignare del mio passato e quindi potrei essere tranquilla, perché tanto non lo sanno, le mie reazioni sono comunque quelle sopra citate che però, mio malgrado, devo in qualche modo controllare per non ricadere in forme più gravi, se non in attacchi di panico, rischiando così di aggredire o fuggire questa persona.
Leggendo alcuni articoli online ho imparato che il disturbo post-traumatico-da-stress tende a evitare le situazioni connesse a traumi del passato, ma da evitare gli eventi ad evitare persino le parole, in qualsiasi forma (lette, scritte, sentite ecc.), mi sembra una reazione, da parte mia, davvero troppo, troppo eccessiva.
Per questo vorrei domandare se possa essere normale una forte emotività di questo tipo, nonostante, mi ripeto, siano trascorsi ormai più di 15 anni dall'accaduto.
Grazie per l'attenzione.

Buongiorno Bianca, il disturbo post traumautico da stress è uno dei più resistenti e  deve essere adeguatamente trattato. Il fatto che siano trascorsi 15 anni non significa nulla!! Finchè Lei non comprenderà nel profondo del Suo 'Io' cio che Le è accaduto e che sia in grado di farne un'adeguata elaborazione, il Suo stato di angoscia non potrà diminuire. Dal Suo scritto non si evince che tipo di trattamento (medico e psicologico) Lei abbia effettuato durante la malattia dell'infanzia, tuttavia  anche se sono passati diversi anni Le consiglio di intraprendere al più presto un percorso psicologico che Le permetta di affrontare e gestire, con modalità adattative il Suo attuale stato di angoscia. Può provare con una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Le faccio i miei migliori auguri e La saluto cordialmente.