Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

AUTOEFFICACIA

Ho lottato tutta la vita contro le difficoltà nello studio apparse improvvisamente a 16 anni in seguito ad una forte delusione (trauma?). Ho cercato di recuperare la mia mente che non voleva rispondere più alle mie esigenze e non mi consentiva di raggiungere gli obiettivi.
Oggi ho 63 anni sono vedovo da 16, ho due figli: una di 31 e uno di 24, bravissimi e intelligentissimi. Ho affrontato più periodi di psicoterapia a 35 anni e una lunghissima dai 50 anni, ma non ho rinunciato a combattere contro i miei problemi di apprendimento e ultimamente la battaglia per capire si è fatta più intensa. I miei interessi si sono moltiplicati e ancora soffro moltissimo perché, benché sia accresciuta la motivazione, ho problemi a raggiungere gli obiettivi.
Ho acquistato un piccolo libro che spiegava l’acronimo: DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento); dovevo capire. Così mi sono sottoposto ad una valutazione neuropsicologica. Il risultato? Non ho un DSA, ma i test a cui sono stato sottoposto hanno evidenziato alcune carenze funzionali che secondo me sono subentrate con l’età. Però ci sono e chiedo a Voi cosa ne pensate.
Il valutatore scrive: “Malgrado alcune prove siano faticose e richiedano un grosso sforzo attentivo, il paziente porta sempre a termine le prove proposte con un certo grado di lentezza di esecuzione, mostrandosi però curioso e interessato alle prove proposte”.
Per quel che riguarda il linguaggio, il risultato è il seguente:
Fluenza fonemica(F-A-S) mostra una prestazione al di sotto della norma rispetto all’età come anche la Fluenza Categoriale (produrre entro un minuto il maggior numero di parole di stessa categoria semantica).
La produzione lessicale, indagata con Modified Boston Naming Test risulta essere significativamente al di sotto della norma.
Abilità di lettura strumentale (lettura di un brano) si rilevano difficoltà per il paramentro della rapidità( 5,6 sillabe/secondo quando la prestazione media è 6,78 sillabe/secondo).
A chi debbo rivolgermi (medico, neurologo, psicologo)? Debbo preoccuparmi? Sono certo che sono disturbi legati all’età … però mi preoccupo.

Buongiorno sig. Massimo, innanzitutto Le faccio i miei complimenti per come è riuscito a percorrere, fin qui, la Sua vita!! Bravissimo nel sottoporsi a lunghi percorsi di psicoterapia per migliorare se stesso!! ...e mi sembra che ci è riuscito benissimo!  Purtroppo le problematiche pratiche ed esistenziali non vengono mai a scemare completamente!! Lei ora afferma di essere preoccupato  per gli esiti degli ultimi accertamenti effettuati (tests F.A.S e M.B.N.T.) e chiede a chi deve rivolgersi. Ritengo che senz'altro è bene che senta per primo il Suo medico curante che potrà decidere se effettuare una prima visita dal neurologo il quale, a sua volta, potrà anche prescrivere un certo percorso da un  psico-logopedista che Lei potrà effettuare, con tutta tranquillità, poichè dai risultati che ha esposto nella Sua lettera a mio modesto parere non mi sembra ci siano gravi problematiche. Le lascio i miei migliori auguri e La saluto cordialmente.