Gentile Barbara, capisco empaticamente il Suo grave e profondo dolore, acquito anche dalla responsabilità di aiutare i Suoi 2 figli a superare la medesima sofferenza. Tuttavia devo dirLe che se anche siete uniti nel dolore, ognuno di voi ha le proprie modalità e caratteristiche peculiari per elaboralo e superarlo!! Quindi lasci che i Suoi figlioli - ognuno per conto proprio - possa trovare il modo per 'riconciliarsi' con un padre che li ha - suo malgrado - 'lasciati soli'!! Un padre ormai materialmente assente ma presente - ora più che mai - dentro di loro!! Lasci che ognuno riesca ad elaborare il lutto attraverso le proprie risorse interiori ma anche attraverso quelle esteriori/sociali!! Lei stia loro vicino, faccia sentire la Sua presenza ma non dia consigli e/o suggerimenti (se non richiesti) e soprattutto non "forzi" Suo figlio ad andare al cimitero (non tutte le persone hanno questo tipo di culto)!! Sarà lui stesso , se ne sentirà il desiderio, a decidere quando e se andare. Per quanto riguarda il futuro lavoro di Suo figlio (lo stesso del padre), tenga presente che attualmente egli sta vivendo un senso di 'abbandono' e potrebbe essere un po' impaurito e confuso (anche se non lo evidenzia palesemente); gli dia del tempo e lo inviti a riflettere sul da farsi senza fretta!!! Per quanto riguarda Sua figlia che rifiuta di parlare degli eventi di lunga sofferenza del padre, non insista!!! Sono passati solo 6 mesi e Le assicuro che per due adolescenti vivere una tale e precoce esperienza luttuosa é molto più doloroso e faticoso che per gli adulti, almeno in questo primo periodo!!! Cara Barbara, sperando che queste mie parole Le possa essere utili e di conforto, Le esprimo le mie sentite condoglianze e se ritiene di aver ancora bisogno sono a Sua disposizione. La saluto cordialmente.