Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Come aiutare mio figlio a socializzare

Buongiorno,ho 43 anni e sono una mamma di un ragazzo di 14 anni, figlio unico e sono molto preoccupata in quanto da un pò di anni, durante la sua crescita, ho notato, e questo problema esiste ancora oggi, che ha problemi relazionali; non ha amici,si isola e si allontana da chiunque cerca di avvicinarsi a lui; è molto timido; noi frequentiamo da tantissimi anni e precisamente da quando è nato, un gruppo di amici che hanno a loro volta figli della sua età ma, quando siamo tutti insieme, si mette sempre un pò in disparte e noto che fà una grande fatica a star in compagnia, anche se è cresciuto con loro e sembra felicissimo quando gli dico che organizziamo qualcosa per stare insieme; adesso che è grande succede che anche gli altri lo tengono un pò in disparte e penso che questo lo faccia star male,sembra quasi bloccato.Si è allontanato anche dagli amici delle medie, non ha legato con nessuno.E'molto tranquillo come ragazzo ma Ha poca stima di se ,anche se tante volte io e mio marito abbiamo cercato di incoraggiarlo durante la crescita ma forse abbiamo sbagliato in qualcosa e non riesco a capire dove. Ci sto malissimo nel vederlo cosi. Quest'anno è entrato nelle superiori e spesso gli dico di uscire con i suoi nuovi amici di invitarli a casa, ma la situazione non cambia, anzi sembra andar sempre peggio; esce pochissimo; da poco ha iniziato pallavolo,per 5 anni ha frequentato una scuola di danza.La prego di darmi qualche consiglio, come posso aiutarlo a cambiare? La ringrazio è attendo con ansia un suo aiuto.

Maria, innanzitutto Le dico che non é proprio il caso che voi genitori vi sentiate in colpa per aver sbagliato qualcosa!! Non avete sbagliato nulla!! Anzi mi sembra che siate genitori presenti ed attenti!! Suo figlio può avere dalla nascita un' "indole piuttosto timida" che con la pubertà e l'adolescenza (con tutti i tumulti fisici e psicologici che intervengono in questo periodo) può essersi accentuata/rinforzata. Da quello che Lei descrive di lui si può ipotizzare che trattasi di problematiche relazionali ma forse andrebbe considerata anche una incipiente forma di "fobia sociale". Il tutto andrebbe verificato con dei colloqui con psicologo/a (benissimo quello della scuola se c'é) e se possibile anche con la somministrazione di qualche test. Nel contempo oltre alla palla a volo potrebbe proporre al ragazzo di frequentare una scuola di recitazione che a volte può sbloccare un'eccessiva timidezza. Le faccio i miei migliori auguri e La saluto cordialmente.