Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Avere paura di fare le cose

Salve a tutti sono un ragazzo di 24 anni convivo da due anni e ho una figlia di 18 mesi,da un anno o poco piu soffro di attacchi di panico ho paura di fare le cose mi sento sempre distratto e non riesco a controllare le mie paure. oltre a questo ho molti sintomi e disturbi quali mal di stomaco giramenti di testa ,nausea mancamenti di fiato dolore muscolare principalmente nella zona del petto stanchezza , malavoglia e altri sintomi . Ho fatto vari esami elettrocardiogramma ed esami del sangue e non è risultato nulla ,ho seguito un percorso con la mia psicologa che pero' onestamente non mi ha fatto un gran che calcolando che nella casa dove vivo con la mia compagna non ho una bella situazione oltre che al pensiero del lavoro perchè sono disoccupato dal febbraio scorso. Volevo sapere come e cosa posso fare perchè sia io che amici e famigliari non mi riconoscono piu e io sento un non star bene interiore susseguito da attacci di ansia anche per fare la minima cosa. Vorrei qualche suggerimento o consiglio vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete Davide.

Davide, i sintomi da Lei descritti possono essere considerati per una diagnosi di 'disturbo da attacchi di panico'. Di solito questo disturbo riguarda il significato che il nostro inconscio dà agli eventi della nostra vita. Ogni persona interpreta in modo diverso un qualsiasi stressor esterno ed a seconda di questa peculiare e soggettiva interpretazione (per formazione personale: familiare -emotivo/affetiva - sociale)può emergere (o no) l'attacco di panico! Ci sono persone più vulnerabili sotto il profilo psicologico in cui é più facile che gli stati di ansia non adattivi possano tramutarsi in attacchi di panico. Ad esempio nel Suo caso io non ritengo sia casuale che i Suoi disturbi siano iniziati circa 1 anno (anno e 1/2) dopo la convivenza e la nascita di Sua figlia!! Davide, credo che per Lei l'approccio psicoterapeutico sia di valido supporto per la remissione del Suo disturbo. Lei riferisce di aver già seguito un percoso con una psicologa ma di non averne tratto vantaggio. Forse non era la terapia adatta per i Suoi disturbi. Le preciso che - nel Suo caso - la terapia più efficace é quella di tipo cognitivo-comportamentale ed in alcuni casi, all'inizio, insieme al terapeuta si può decidere anche una terapia farmacologica di appoggio per un breve periodo. Infine in considerazione dell'attuale problematiche economiche da Lei evidenziate Le consiglio di chiedere di poter effettuare psicoterapia nei Centri di Diagnosi e Cura esitenti presso gli Ospedali e per questo deve rivolgersi al Suo medico di Famiglia. Le faccio i miei auguri e a disposizione per altri chiarimenti La saluto cordialmente..