Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

La mia ansia è aumentata sempre di più avendo nausea,pianti improvvisi e sudorazione continua

Salve, mi chiamo Federica ed ho di 18 anni.. Premetto di essere sempre stata una ragazza abbastanza ansiosa, ma da un pò di tempo, quest'anno precisamente, la mia ansia è aumentata sempre di più avendo nausea,pianti improvvisi e sudorazione continua. Non so da dove iniziare perchè la storia qui è un pò lunga. Posso riassumere tutto dicendo che 4 anni fa i miei si sono separati ed accettarlo non è stato semplice..ho un fratello più piccolo, ed essendo una ragazza abbastanza forte, ho cercato di andare avanti per lui e per i miei che hanno vissuto un periodo difficile. nonostante ciò a scuola sono riuscita ad ottenere sempre degli ottimi voti. Quest'anno mio padre ( convinto da me perchè ho sempre desiderato la sua felicità e pur non essendo convinto di questa scelta ho cercato di fargliela intraprendere perchè ero la prima a vedere che non stava bene) si è trasferito in un'altra città con la sua compagna.. non essendoci più lui è come se avessi preso io tutti i tipi di autorità che aveva nei confronti di mio fratello,perchè mia madre non è in grado e quindi intervengo sempre io..adesso io ho riassunto in breve tutto ciò perchè sicuramente potrà esservi utile per farvi capire cosa mia sta succedendo.. Riguardo la scuola cerco di studiare ma è come se non fossi più me stessa..voglio farmi interrogare ma nasce dentro di me la voglia di evadere da tutto e tutti..la notte prima di ogni interrogazione mi sveglio ad ogni ora avendo appunto come ho detto prima nausea e pianto improvviso..non so ma è come se io fossi arrivata al limite dopo 4 anni,come se mi sentissi responsabile per mio fratello..mi sono chiusa in me stessa e nonostante tutto cerco di essere forte agli occhi degli altri,ma ho capito che stavolta non funziona più.. potete aiutarmi a capire come posso superare questo brutto momento? Vi ringrazio di cuore in anticipo. F.
Carissima Federica ti definisci come persona ‘sempre un po’ ansiosa’ ed a tale riguardo ti preciso che il nostro stato di ansia non è di per sé una situazione patologica anzi è una condizione fisiologica adattativa che serve a tenerci un po’ allerta, attenti e concentrati nelle nostre situazioni quotidiane. Questo aspetto ansioso, però, va considerato nella giusta misura in quanto bisogna gestirlo in modo adeguato affinché non superi certi limiti che possono portare ad uno squilibrio emotivo. Nel tuo caso, ritengo che non ti sia saputa ‘autoregolare’; non hai colto il limite in cui la tua emotività comincia a non essere più in grado di autoregolarsi nella gestione degli eventi stressanti. Al riguardo rilevo che i sintomi da te evidenziati si possono collare nei “Disturbi d’Ansia”. Mi sembra che per i tuoi 18 anni ti sia fatta carico di troppe responsabilità che in effetti non ti competono, o ti competono solo in parte!! Credo che affrontare il trauma della separazione dei tuoi genitori e nel contempo continuare ad essere brava nello studio sia stato per te già molto oneroso e doloroso!! Ma prenderti anche ‘cura’ di: ‘aiutare’ tuo padre a prendere le sue decisioni e responsabilità; aiutare tuo fratello a superare il tuo stesso dolore del distacco emotivo/affettivo dal padre; aiutare anche tua madre sia nella sofferenza che nella quotidianità, potrebbe averti caricato in modo eccessivo di stress emotivo-affetivo. In questa problematica e sofferta situazione familiare c’è stata un’inversione di responsabilità e di ruoli: invece di essere tu ad essere sostenuta emotivamente/affettivamente (sostegno che una ragazza della tua età avrebbe bisogno e diritto di trovare) hai dovuto intervenire tu in questa incresciosa situazione familiare!!. Pertanto ritengo che tu ora - per superare questi disturbi d’ansia - abbia necessità di trovare un luogo ed uno spazio dedicato solo a te per cominciare a conoscerti meglio: quali sono le tue risorse interiori, quali i tuoi limiti, quali le tue reazioni emotive, i tuoi bisogni affettivi ed altro ancora. Devi riuscire a ‘ricostruire’ un tuo adeguato equilibrio psichico e comportamentale. Per far ciò hai bisogno di una consultazione con uno/a psicologo/a con cui iniziare un percorso di de- e ristrutturazione della tua giovane personalità. Rivolgiti al tuo medico curante per farti prescrivere una psicoterapia possibilmente cognitivo-comportamentale breve. Un cordiale saluto ed a disposizione se necessiti di ulteriori informazioni.