Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

L'insegnante ha proposto ai bambini di disegnare la famiglia e mio figlio ha disegnato una casa tutta nera

Scrivo per mio figlio L.frequenta il terzo anno della scuola dell'infanzia Una volta a settimana per un'ora a scuola si svolge l'ora di religione. L'insegnante ha proposto ai bambini di disegnare la famiglia. L, (farà cinque anni a marzo) ha disegnato una casa tutta nera, con i tratti molto marcati ed il papà. Questo ha fatto impensierire molto la maestra di religione che mi ha chiamato per chiedermi se in famiglia ci sono problemi in quanto il bambino non mi ha rappresentata proprio. Ha domanda della maestra di disegnare il resto dei componenti della famiglia, il bambino ha fatto capire che: "sono in casa". La mia spiegazione è stata che noi tre (io, L. ed il fratellino) siamo sempre in casa ed il papà è al lavoro. Ma questa spiegazione non è bastata alla maestra, insiste sul fatto che il bambino non mi abbia "rappresentata". Dopo qualche giorno mi sono ricordata che, qualche giorno addietro, io e mio marito siamo andati a scuola in occasione della riunione dei genitori e che lui col fratellino sono rimasti con la baby-sitter (persona che praticamente gli ha cresciuti e di cui mi fido) e proprio quella sera c'è stato un forte temporale con grandine ed è andata via la luce. Ho abbinato questo episodio al disegno della casa nera. L'indomani mattina infatti la prima cosa che mi ha detto L. al suo risveglio è stata: "mamma ieri è andata via la luce". La settimana successiva la maestra di religione ha riproposto il disegno sulla famiglia. L. con altri due amichetti hanno fatto lo stesso disegno. una bella casa, con le persiane aperte, le porte e le finestre e fuori dalla casa un gattino bianco e nero (in effetti noi abbiamo due gattini che vivono fuori casa). Alla richiesta più concitata della maestra di disegnare la famiglia gli altri due bambini hanno disegnato le loro rispettive famiglie, ma L. dopo le insistenze della maestra ha disegnato la pioggia, facendo capire alla maestra che noi quattro eravamo dentro casa perchè pioveva. Ora, la maestra insiste col dire che ci sono problemi, che deve essere seguito, che è un bambino svogliato, insomma è andata su tutte le furie per questo disegno e mi ha già avvisato che la settimana prossima riproporrà di nuovo il disegno della famiglia proprio per vedere cosa disegnerà L. All'uscita della scuola, mortificata per le parole della maestra, ho chiesto a mio figlio perchè non ci avesse disegnato e lui con molta spontaneità a alzato la mano verso l'alto e mi ha detto: "mamma guarda il cielo no!?" - stava piovendo! Ora egregio dottore le chiedo: sono veramente indicativi di una qualche problematica questi disegni di mio figlio o è la maestra che si sta improvvisando lo psicologo della situazione? Devo dirle che la maestra mi ha prospettato una situazione molto pesante ed ha insistito molto sul fatto che secondo lei L. vive in un mondo tutto suo, è svogliato: mi ha consigliato di seguirlo, di creargli una stanza tutta sua con dei giochi dove sia libero di giocare, di non aiutarlo a vestirsi o lavarsi ma lasciarlo fare da solo ecc. Mi ha anche detto che il suo giudizio finale su L. sarà negativo e che per lei non è assolutamente pronto ad affrontare la scuola primaria, parlando anche di un eventuale sostegno. Quindi mi ha indicato non solo la diagnosi ma anche la terapia: mi scuso dottore se mi dilungo così tanto, ma sentire queste parole mi hanno turbata. Le descrivo mio figlio dicendole soltanto che lui si veste, si mette le scarpe e mangia da solo da quando aveva 18 mesi (ero incinta del fratellino e non potevo fare più di tanto), si lava da solo i denti, ha imparato anche a fare i fiocchi ed ad abbottonarsi i bottoni del grembiule, non lo reputo un bambino pigro, i miei figli stanno pochissimo davanti la televisione, abbiamo un bel giardino ed alla prima occasione siamo lì a far volare l'aquilone, a giocare con i gattini o a raccogliere i rami secchi per il fuoco. In casa hanno a loro disposizione una bella veranda luminosa che io e mio marito abbiamo creato per loro, dove possono giocare liberamente senza pericoli e dove si svolge la maggior parte della giornata. Infine le dico anche, che le altre maestre, quelle che invece lo vedono tutti i giorni, alla mia richiesta di come è il bambino, cosa fa, mi hanno sempre risposto: "per la sua età è perfetto!" Mi dia un suo parere la prego, così che possa essere più serena, ripeto questa situazione mi ha molto turbata. La ringrazio. Patrizia

Gentile sig.ra Patrizia, da quanto Lei descrive mi sembra di capire che i disegni, effettuati da Suo figlio di 5 aa., siano stati richiesti da un’insegnante di religione: non ne capisco il motivo ed inoltre non mi spiego perché reiterati in breve tempo!!? Al riguardo preciso che i disegni della famiglia, o delle figure umane, affinché vengano considerati tests proiettivi e forniscano un obiettivo significato psicologico e correttamente interpretati, devono essere somministrati in setting idonei allo scopo, altrimenti sono soprattutto indicativi della capacità di disegnare del bambino ma sotto l’aspetto psico-emotivo, se non elaborati da professionisti specializzati (psicologo testista infantile), possono facilmente essere erroneamente interpretati (bastano piccoli dettagli per fare la differenza). Dai pochi elementi da Lei descritti, relativamente a tali disegni, non ritengo che si possa dedurre l’esistenza in L. di un serio disagio psicologico familiare né tanto meno che non sia pronto per essere inserito nella scuola elementare!! Forse l’insegnante è stata un po’ precipitosa nel fornirLe le allarmanti interpretazioni (soggettive più che obiettive). Ritengo che, prima di dare tale comunicazione ad un genitore, avrebbe dovuto consultarsi con lo psicologo/a scolastico (se c’è) o quanto meno sentire anche i pareri delle altre maestre che, invece, mi sembra siano diversi. Infatti le valutazioni scolastiche dovrebbero essere una completa sintesi dei giudizi di tutte le maestre. Ciò premesso, rimane il fatto che il bimbo non ha mai disegnato fisicamente alcun familiare (lei in particolare) e questo - senza inutili allarmismi - merita un minimo di attenzione! Le consiglio, quindi, di farsi consegnare i relativi disegni dalla maestra e nel frattempo osservare un po’ di più il bimbo quando è in casa, quando gioca con il fratellino o con gli altri amici; come si relaziona con Lei e con il padre, se si sveglia spesso di notte ed altro. Ad una madre attenta non sfugge nulla e Lei stessa potrà notare se - in questo particolare periodo - il bambino magari è un po’ più ansioso o stressato del solito e Le dico che nei bambini in età prescolare (prima delle elementari) può accadere, anche nelle famiglie più armoniose. Spero di esserLe stata di aiuto e ci ricontatti nel bisogno. Cordialmente La saluto.