Signora Stella, mi dispiace per la dolorosissima esperienza che ha vissuto per la sua figlioletta ma per fortuna ora è in fase di superamento. Il suo desiderio di aver un secondo figlio è legittimo e comprensibile ma ritengo che dovrete essere in due a desideralo. Sono altrettanto condivisibili i timori di suo marito il quale é stato, anche lui, fortemente provato da questa malattia lunga e penosa. Per quanto riguarda i sensi di colpa “mi sembra di fare un torto a Martina" sicuramente non deve averne in quanto a Martina potrebbe senz’altro far bene avere un fratellino o sorellina con cui condividere le proprie esperienze familiari e sociali. Ripeto, però, il punto non è questo. Lei deve aspettare che il tempo faccia la sua funzione, che lei e suo marito abbiate adeguatamente elaborato e superato la faticosa vicenda della piccola e che maturi in entrambi il ‘desiderio’ di un secondo figlio. Stella non abbia fretta ed attenda fiduciosa che in voi genitori si chiariscono alcuni aspetti emotivi che attualmente potrebbero interferire nella vostra scelta. A disposizione per eventuali chiarimenti La saluto cordialmente e Le faccio gli auguri per tutto.