Buongiorno Maria, alla Sua domanda non è semplice rispondere poiché la diagnosi di ‘schizofrenia’ va valutata di soggetto in soggetto ed ogni persona reagisce con modalità molto diverse e peculiari. Non so se Lei ha visto il film ‘Beautiful Mind’, storia biografica del matematico J.Forbes Nash, affetto da schizofrenia che riesce a prendere il Premio Nobel per l’Economia; è un film paradigmatico, se non lo ha visto Le consiglio di vederlo. Ci sono persone afflitte da schizofrenia che per lunghi periodi possono tranquillamente svolgere un’attività lavorativa; ci sono persone, invece, che non vi riescono assolutamente e seppure fanno dei piccoli lavori devono essere anche aiutati e/o controllati. Alcuni parametri che possono fare la differenza tra un ‘qualsiasi dipendente’ e chi invece ha una ‘diagnosi di schizofrenia’ potrebbero essere le valutazioni/obiettivi raggiunti a fine anno ed i periodi (più o meno lunghi) di assenza per malattia. Purtroppo non ritengo sia eticamente corretto poter esprimere un giudizio obiettivo sulle capacità lavorative di un soggetto ‘schizofrenico’ senza conoscere almeno l’anamnesi clinica, i farmaci assunti, anamnesi familiare, relazionale ed altro. Spero comunque di esserLe stata un po’ utile e La saluto cordialmente.