Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Attacchi di panico quando scoppiano petardi, palloncini, musica ad alto volume

Salve. Abbiamo un problema con nostro figlio. Si chiama Flavio e ha 5 anni. Ed è figlio unico. noi abbimo 40 anni. Allora, il bambino da tempo manifesta degli attacchi di panico in situazioni che hanno come comune denominatore lo scoppio di petardi, palloncini, o musica ad alto volume, insomma rumori comunqeu violenti. Le sue reazioni sono pianto e talvolta convulsioni o come all'ultimo capodanno vero e proprio terrore. Questi attacchi durano fino al perdurare dei rumori, a spesso quando questi cessano il bambino torna a giocare con gli altri come se non fosse successo nulla. noi continuiamo comunque a portarlo a feste e quant'altro ma non sò se stiamo sbagliando. Ovviamente parliamo con lui cercando di spiegargli e domandandogli di cosa esattamente ha paura. Lui dice che lo scoppio di palloncini o petardi gli fò tanto male alle orecchie. Abbiamo fatto fare anche delle analisi all'udito per vedere se aveva delle sensibilità particolari ma niente di tutto questo. Il nostro pediatra ha parlato di una forma di bassa tolleranza alle frustrazioni. Vi chiedo gentilmente un parere
Signor Claudio, considerando che la frustrazione è la mancata gratificazione di un desiderio o il mancato soddisfacimento di un bisogno e che le frustrazioni possono essere anche di tipo fisico, ritengo che l’ipotesi diagnostica di ‘bassa tolleranza alla frustrazione e/o allo stress (aggiungo io) fatta dal pediatra possa essere presa in considerazione. Tuttavia credo che sia opportuno considerare anche la possibilità che possa trattarsi di un piccolo ‘trauma da rumore stressante’ (un vissuto di pericolo) che il bimbo può aver esperito in passato e che nessuno lo abbia notato o a cui non è stata data importanza. Il bambino - data l’età - non ha (e non aveva) ancora le adeguate risorse per elaborare e gestire in modo idoneo tale episodio e, nel momento in cui, si ripresenta un rumore simile - si può ipotizzare - che la reazione di Flavio derivi dal fatto che egli percepisca lo stesso pericolo avvertito in precedenza. In considerazione di quanto esposto consiglio di consultare uno psicologo che valuti la possibilità di un percorso atto a desensibilizzare le eventuali frustrazioni o traumi vissuti dal bambino. Sperando di esservi stata utile vi saluto cordialmente