Dott.ssa Laura Tienforti

Dott.ssa Laura Tienforti

Psicologo, Psicoterapeuta

Credo di avere un problema di philophobia che è paura di amare

Buongiorno, vi scrivo per capire se è possibile intervenire sul mio caso. Non sono mai stata da uno psicologoco perchè non mi va molto. Cmq credo di avere un problema di philophobia che è paura di amare. In pratica non ho mai avuto un fidanzato ma solo relazioni o con uomin sposati o impegnati. tutte le volte che mi innamoro di un uomo libero mi blocco, mi prende l'ansia, ho paura a lasciarmi andare, penso che mi possa fregare che mi voglia solo portare a letto e lo allontano. Adesso ho incontrato un uomo molto dolce e intelligente ma sto attuando sempre gli stessi meccanismi anzi peggio. Lui mi parla di famiglia di bambini e io reagisco male li ho anche detto che frequento altri per allontanarlo ma lui sembra restare. non riesoc piu' a dormire la notte mi sento sempre nervosa e irritabile ho un ansia terribile. sto tenendo nascosto a tutti la relazioni ma prima poi se continua questa cosa dovrò dirlo e mi crea l'ansia. Da una parte vorrei moltissimo avere una persona vicino ma capisco che è maggiore la paura poi di soffrire magari di attaccarmi e di perderlo o che mi abbandoni. capisco che l'uomo è attaccato alla donna fino a che questa sfugge ma dal momento che mi arrendo lo vedrò sicuramente scappare. E quindi come faccio? non so gestire questa situazione non so nemmeno cosa fare. se provo ad allontanarlo mi chiede spiegazioni, gli ho detto che non riesco ad avere legami e rapporti stabili e lui nn dice niente. so anche perchè sono cosi tutto deriva dal rapporto con mio padre. ma io non riesco a cambiare ci provo ma il mio corpo e la mia mente è come se andassero per conto loro. dico cose di cui mi pento subito ma oramai le ho detto, vorrei lasciarmi andare ma mi irrigidisco. adesso che ho trovato a 36 anni un uomo davvero ok non posso perdere questa occasione ma anche se vado in cura non risolverei è troppo tardi oramai. che mi consigliate di fare?
Cara Sara, sono d’accordo con te che il tuo disturbo si chiama philophobia e, molto probabilmente, quando tu dici di sapere che tutto deriva dal rapporto con tuo padre, anche qui puoi avere ragione. Non mi trovo, invece, in sintonia con te quando pensi che sia troppo tardi per prendere dei provvedimenti ed uscire da questa grande gabbia in cui ti trovi!! Hai solo 36 aa. sei ancora molto giovane e - se veramente lo desideri - puoi ‘rivoluzionare la tua vita’. Ti prescrivo, quindi, di intraprendere una psicoterapia cognitivo-comportamentale (come si fa in tutte le patologie fobiche) che ti farà capire ed elaborare il trauma che devi aver vissuto illo tempore, che ti ha bloccato e non ti permette di decifrare adeguatamente emozioni e sentimenti. Alla psicoterapia - se vuoi - puoi affiancare delle tecniche di rilassamento (training autogeno - yoga) che ti aiutano ad abbassare l’ansia quotidiana derivante dall’eccessivo controllo che hai sui tuoi comportamenti ed emozioni. Ti saluto cordialmente.