Un mese fa il mio ragazzo ha perso il padre a causa del coronavirus.
Buonasera,
Un mese fa il mio ragazzo ha perso il padre a causa del coronavirus. Stavamo affrontando questo brutto periodo insieme fino a quando Milano è diventata zona rossa. Dopo la morte del padre è tornato a casa dalla madre per confortarla, non viviamo insieme. Qualche giorno fa c’è stata la messa per ricordare il papà e da quel giorno è in down totale. Lutto più lockdown non facilitano la situazione, non ci vediamo da due settimane e vorrei essere con lui per dirgli che io ci sono. Due giorni fa gli ho chiesto se stesse bene non voleva parlarne per telefono, poi ha ceduto dicendomi che non sta bene, che sta pensando tanto e non sa più quello che vuole, ha fatto un discorso generico su tutto e tutti, me compresa. Ora non risponde più al telefono, ne a me, ne a sua sorella e siamo preoccupate. Stavamo pensando ad un supporto psicologico. Pensavamo tutti che sarebbe stato il più forte della famiglia e invece no. Ha bisogno di aiuto ma di un aiuto esterno, come posso convincerlo? Grazie in anticipo
Gentile Beatrice,
questa pandemia ha colpito tantissime famiglie da tanti punti di vista, sia per i lutti che per la reclusione in casa. Posso comprendere che per il Suo ragazzo sia un momento particolare in cui ha bisogno di riflettere, di rivalutare e di superare il lutto, così come posso comprendere anche la vostra preoccupazione nel vederlo così cambiato, "che non sta bene", che non è la persona forte che immaginavate o che avete conosciuto finora.
Stargli vicini per come potete sarà molto importante. Poi, se si vorrà fare aiutare da uno psicologo, i professionisti pronti ad ascoltarlo non mancano, ma si può solo invitarlo, perché è una sua libera scelta.
Ogni bene a lui a Lei e tutta la famiglia.
drssa Chiara Lecca