Disturbi alimentari e Psicoterapia breve strategica
L'attività clinica e di ricerca sui disturbi alimentari presso il Centro di Psicoterapia Breve Strategica, ha condotto alla scoperta di nuove e sempre più diffuse realtà legate al mondo dei disordini alimentari.
Infatti, mentre la maggior parte degli studi si concentra particolarmente sulle adolescenti anoressiche o bulimiche e sulla utilità di un approccio terapeutico, che includa la famiglia d'origine, sempre più spesso ci si trova a dover trattare donne adulte affette ormai da anni da questa patologia, donne che hanno imparato a gestirla da vere esperte, ma ancora imprigionate nel controllo ossessivo del cibo e del peso corporeo.
Attualmente nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, tra i disturbi alimentari troviamo: disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo, anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da binge-eating, disturbo della nutrizione e dell'alimentazione con altra specificazione, disturbo della nutrizione o dell'alimentazione senza specificazione. Oltre a questi disturbi, risulta doveroso aggiungere una problematica sempre più diffusa che è la sindrome da vomito o Vomiting, la quale, sebbene inizialmente associata ad anoressia o bulimia, presto si trasforma da "tentata soluzione" circa la perdita di peso a compulsione che trova piacere nell'atto stesso di vomitare.
L'approccio psicoterapeutico Breve Strategico, si pone come obiettivo principale, per la risoluzione delle problematiche alimentari, quello di analizzare con il/la paziente le caratteristiche del disturbo, individuare le tentate soluzioni messe in atto e sostituire comportamenti e soluzioni disfunzionali, con comportamenti e soluzioni maggiormente funzionali. Nello specifico, nell'ambito dell'anoressia, si nota che in molti casi il disturbo insorge a seguito di una dieta dimagrante, il controllo ben riuscito del peso corporeo diventa un'ossessione, fino ad arrivare al di sotto di un certo peso e distorcerne la percezione dello stesso, come se la paziente indossasse una lente deformante che paradossalmente restituisce un'immagine di gonfiore del corpo, piuttosto che di esasperata magrezza. Spesso i familiari esortano la ragazza a mangiare, nel caso di donne adulte invece, sono figli e mariti a fare la veci della famiglia di origine, originando la stessa forma di controllo, che mantiene il disturbo. Nell'ambito della bulimia, invece, caratteristica centrale del disturbo è data dalla abbondante quantità di cibo ingerito, che causa aumento del peso corporeo con successive condotte di compensazione come diete controllate o "fai-da-te". La famiglia della bulimica molto spesso esorta a mangiare meno, producendo così un effetto boumerang, che porta la paziente a mangiare sempre di più.
Il binge-eating è invece un disturbo dell'alimentazione caratterizzato da lunghi periodi di digiuno e corpose abbuffate. La paziente digiuna per giorni fino al punto di fare aumentare il desiderio di cibo a livelli tali che quando mangia perde totalmente il controllo, abbuffandosi in maniera smodata. La famiglia risulta ambivalente inquanto è molto probabile che sproni la paziente a mangiare nei giorni di digiuno ed a mangiare meno durante gli episodi di abbuffata.
Il vomiting, ovvero la sindrome da vomito autoindotto, sebbene utilizzato inizialmente come modalità di riparazione alla cospicua assunzione di cibo, necessita di un trattamento a se stante, quando diventa problematica indipendente dalla motivazione primaria. La paziente con sindrome da vomito, infatti, prova piacere nell'atto stesso di vomitare e questo piacere porta il teraputa strategico ad orientare diversamente la terapia.
In tutti i disturbi sopra descritti, la terapia breve strategica, attraverso manovre che utilizzano la stessa logica del problema del paziente, rompe il circolo vizioso del disturbo ed attribuisce allo stesso una diversa consapevolezza, fino alla totale guarigione.
Centro di Psicoterapia Breve Strategica
Dott.ssa Lia Parente
Corso Vittorio Emanuele, 296 - Trani (BT)
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