Trascorro molte ore presso malati terminali
Gentile Renzo,
premetto di non conoscere il libro a cui fa riferimento nel testo della Sua mail. Rispondo sulla base della mia esperienza, ormai abbastanza consolidata in campo oncologico (lavoro da diversi anni per un'organizzazione che si occupa di malati oncologici). Ogni testo (quando ben fatto sulla base di studi e dati da fonti attendibili, ovviamente) può essere un validissimo aiuto, una fonte di informazioni per il proprio "Sapere". Sicuramente però saprà, perchè lo avrà imparato sul campo e vicino a tanti letti, mani e occhi, che la migliore qualità di ogni Volontario è il "Saper essere", un mix tra nozioni apprese con corsi di formazione o testi specifici e (e io tendo a sottolineare moltissimo questo secondo aspetto) caratteristiche di umanità, sensibilità, empatia che nessuno davvero può insegnare fino in fondo. Credo siano il risultato della combinazione tra le proprie predisposizioni e il proprio percorso di vita e di evoluzione personale. E quando la parola non può più essere un mezzo di comunicazione accendere la propria capacità intuitiva è l'unico canale possibile. Quando "non si sa" come fare o cosa dire a volte entriamo in quell'affanno di ricerca della cosa giusta che ci allontana dall'altro per il quale, paradossalmente, tanto ci affanniamo. Il mio personale suggerimento, in quei momenti, è di spegnere tutto, tutte le nozioni a cui cerchiamo di appigliarci, e di seguire quello che ci suggerisce l'ascolto profondo dell'altro, il nostro sintonizzarci con lui. Siamo talmente abituati a non stare nel silenzio verbale che abbiamo dimenticato, o comunque abbiamo perso un po' di allenamento a farlo, come connetterci all'altro attraverso gli altri sensi e segni. Quello di cui parlo, ovviamente, è reso possibile se, come Volontario, ha la possibilità di essere supervisionato da una figura formata appositamente che favorisce e accompagna. L'argomento non è semplice ed è ricchissimo di sfumature, spero con le mie parole di non avere fatto confusione e di essermi spiegata al meglio. Buon proseguimento per la Sua attività, preziosissima. Liana