Tra adolescenza e sovrappeso, cosa posso fare per aiutare mio figlio?
Mio figlio (a gennaio 2015 compie 13 anni)conduce una vita sedentaria ed è in sovrappeso di molti chili. Da qualche mese manifesta continui atteggiamenti di ribellione rispetto ai consigli e alle imposizioni mie e di mio marito. Lavoriamo entrambi e al mattino abbiamo usciamo molto presto (ore 7.40) per arrivare in tempo sul posto di lavoro; ma mio figlio non collabora e si dilunga molto nelle pulizie personali, concentrando le sue attenzioni soprattutto alle mani e braccia, ignorando le continue sollecitazioni mie e di mio marito affinchè esca presto dal bagno. Inoltre preferisce trascorrere i suoi pomeriggi davanti al PC(guarda film) rifiutando di fare passeggiate con noi genitori.Ha pochi amici e frequenta occasionalmente un compagno della sua classe con cui trascorre ore a giocare al PC. Litiga continuamente con suo fratello (più piccolo di 18 mesi) con il quale è da tempo in conflitto. Ultimamente siamo molto tesi perchè l'armonia della nostra vita familiare vacilla. Le sarei grata se lei mi consigliasse un libro da leggere sull'adolescenza e le difficoltà ad essa connesse. Inoltre vorrei capire se questo atteggiamento di mio figlio rientra nella normalità di questa età difficile o invece nasconde un disturbo di tipo ossessivo. La ringrazio molto della sua collaborazione...cordiali saluti! Milena C.
Buongiorno Milena,
da ciò che scrive si capisce che è preoccupata perchè qualcosa sembra star cambiando nella sua famiglia, qualcosa che potrebbe minacciarne la pace e l'armonia. In realtà però vorrei sottolineare, che certi aspetti del comportamento di suo figlio che lei descrive mi sembrano più normali ed evolutivi (in direzione di uno sviluppo), mentre altri mi appaiono maggiormente di chiusura.
Tenuto conto del fatto che tredici anni è un'età molto particolare, perchè si tratta di un periodo a cavallo tra la pubertà e l'adolescenza, questi atteggiamenti di ribellione, anche se pesanti da gestire, rientrano in quelle modalità che i ragazzi dell'età di suo figlio utilizzano per iniziare a differenziarsi dai genitori e, diciamo così, imporre i propri tempi e le proprie necessità.
Tutto ciò rientra, almeno per quello che mi ha descritto lei, in un quadro di crescita abbastanza tipologica: anche se questo cambiamento nel comportamento di vostro figlio mina il senso della continuità della vostra vita familiare, va accettato come un evento che non si poteva evitare!
Ciò che invece mi desta maggiore perplessità è l'atteggiamento di chiusura (sempre davanti al PC, pochi amici) e il dato dell'obesità, che non è mai da sottovalutare nè in termini di salute fisica nè in termini di sintomo di disagio.
Purtroppo non ha scritto molto su questo aspetto, ma mi sembra quello più degno di nota, e sicuramente da tenere sotto osservazione. E' importante capire se il ragazzo si sblocca, se riesce a farsi degli amici, a prendere parte alla vita collettiva senza ritirarsi in compagnia di un unico amico o davanti al PC.
Purtroppo non so consigliarle libri, però se vuole di certo potrà trovarne in libreria. Capisco che lei voglia qualcosa che l'aiuti a comprendere meglio l'atteggiamento di suo figlio, ma la inviterei anche a parlarne con lui, comprendere qualcosa in più su questa sua chiusura, ed eventualmente parlarne con un professionista che poi possa accogliere anche il ragazzo, qualora ne sentisse l'esigenza.