Dott.ssa Libera Cappabianca

Dott.ssa Libera Cappabianca

Psicologo, Psicoterapeuta

Mio figlio non sa stare con gli altri bambini

buongiorno non so come poter aiutare mio figlio (e me..) sulla gestione di quello che a mio avviso oggi riconosco come un problema che non so come affrontare. Lui ha 5 anni e mezzo, è terzo di tre figli ma con lui il percorso di crescita è difficile come non mai! Ha allergie alimentari da sempre, questa cosa è stata sempre un grosso handicap per la nostra vita sia psicologicamente (perché motivo di varie ansie) che praticamente, condizionando tutta la famiglia quotidianamente....lui oggi ha un rapporto con il cibo in generale di distacco e disinteresse ma soprattutto non sa stare a tavola e mangiare...ormai a 5 anni questa cosa è diventato un vero problema, soprattutto in situazioni in cui c'è qualche estraneo o addirittura se si vuole mangiare in un locale pubblico (infatti è una cosa che non facciamo volentieri).Se lo costringi rimane seduto ma non mangia nulla, il cibo è talmente secondario per lui che non riesce a stare a tavola senza fare qualcosa altro (leggere, giocare, guardare la TV) I problemi a cui mi riferisco però sono più ampi, Giovanni a mio avviso non sa stare con gli altri bambini...lui (anche rispetto ai suoi fratelli) ha sempre manifestato un vivissimo interesse per i suoi coetanei....vorrebbe sempre compagnia, ma poi a conti fatti non è capace di giocare con loro, è troppo esilarante, cerca il contatto fisico e fa solo “ammuina“....come se perdesse il controllo di se..si eccita a tal punto da suscitare il più delle volte la chiusura del bimbo che si trova vicino ( a meno che non si trova di fronte un bimbo più o meno simile a lui).... Fino ad oggi mi dicevo che tutto rientrava in una normale gestione e con il tempo le cose sarebbero migliorate, ma ora riconosco che probabilmente nulla succederà se non utilizzo gli strumenti giusti.... distinti saluti

Salve Gabriella,

il suo quesito è un pò generico, a mio avviso per dare qualche indicazione su come e quali strumenti utilizzare in questo caso, sarebbe necessario comprendere meglio le cause e le dinamiche che scatenano queste difficoltà di suo figlio nell'aver a che fare con gli altri bambini.

Ciò che mi sento di consigliare, però, è di intraprendere assieme al padre del bambino, se possibile, un percorso seppur breve incentrato sulla riflessione guidata, e soprattutto sulla ricerca di una modalità per attivare un cambiamento di crescita positivo.