Atteggiamento protettivo di mio figlio nei confronti di un suo amico
Sono mamma di un bambino di 10 anni. E' un bimbo completo, va benissimo a scuola e e riesce in tutti gli sport. Ha un ottimo rapporto con i suoi coetanei e in famiglia è piuttosto riservato. E' sempre stato molto sensibile e disponibile con i suoi amici. Circa 6 mesi fa è morto il papà di un suo amico, tra l'altro amico di famiglia e da allora le maestre e l'istruttore di basket lamentano un atteggiamento protettivo di mio figlio nei confronti di questo “povero“ bimbo.Quest'ultimo tende molto ad appoggiarsi a mio figlio, facendolo carico anche dei suoi momenti tristi. Questa situazione preoccupa le maestre, perchè porta entrambi i bambini a distrarsi dalle lezioni. La mia domanda è: può essere dannosa questa situazione per mio figlio, che si sta sovraccaricando di tensioni? Dovrei cercare di allontanarli? Come devo affrontare questo argomento con mio figlio facendogli capire che deve pensare e agire per uno e non per due?
Buongiorno Linda,
da quello che racconta si capisce che suo figlio davvero è un bambino molto sensibile, e se cerca di aiutare un amico in difficoltà non è certo una cosa brutta o di per sè stessa dannosa!
Forse più che separarli potrebbe cercare di aiutare suo figlio a sostenerlo nel migliore dei modi (per entrambi, s'intende!).
Per iniziare potrebbe cercare di parlare con suo figlio, per capire cosa pensa a proposito del suo amico e di cosa gli è successo, così potrà capire se se ne sente turbato, oppresso o meno. Le consiglio poi di cercare di coinvolgere anche altri (bambini e non) nel sostenere questo amico in un momento difficile, in modo che suo figlio non si senta solo in questo.
Io credo che se lei riuscirà ad aiutare suo figlio ad sostenere meglio il suo amico, ossia cercando di allargare la rete di sostegno ed amicizie che possano inteventire nei momenti di difficoltà emotiva di questo bambino, anzichè isolandosi dal resto del gruppo, gli insegnerà anche il vero valore dell'amicizia.
In questo modo questa esperienza potrà anche configurarsi come un momento di riflessione e crescita per suo figlio, che imparerà a comprendere come si può aiutare un altro in difficoltà senza danneggiare a se stessi in alcun modo.