Limiti caratteriali
Sono una ragazza timida, introversa e un po' sileziosa; ultimamente la situazione sembra peggiorare, o meglio, iniziando il tirocinio universitario, ho potuto constatare di come il mio carattere sia un limite a livello lavorativo, oltre che a livello sociale. Mio malgrado ho scelto di fare un lavoro nel quale dovrò avere un continuo contatto con le persone (farmacista). Ora, se questo da un lato mi spaventa tantissimo, dall'altro mi accende una speranza: la possibilità di abbattere questi miei limiti una volta per tutte. Però, mi rendo conto di avere tante di quelle ferite, paure e conti in sospeso con il mio passato da non poter riuscire a superare tutto così semplicemente. Diverse situazione in passato, tra cui principalmente bullismo subito a scuola, ma non solo, hanno totalmente stravolto la mia persona, il mio carattere. Da bambina ero vivace e socievole, ma in seguito a questi spiacevoli avvenimenti qualcosa dentro di me ha iniziato a spegnersi, lentamente, arrivando ad essere a 27 anni una persona totalmente inadeguata con il resto del mondo, con un'autostima piuttosto bassa, e con difficoltà enormi nell'affrontare la vita di tutti i giorni. Se potessi resterei chiusa in casa a nascondermi dal mondo. In poche parole, non riesco quasi mai a farmi valere, a fare uscire il mio carattere; tutto mi ferisce, anche cose di poco conto; non mi sento all'altezza di nulla; non so esprimere bene i concetti a parole, forse per paura di essere giudicata, e il più delle volte preferisco tacere; sono impacciata e goffa, insicura; sono quasi sempre stanca e con la testa fra le nuvole, a causa dei miei pensieri, i quali prendono il sopravvento, facendomi essere poco concentrata nelle attività... Mi ritrovo spesso a piangere, ovviamente sempre lontano dagli altri perché nessuno sa dei miei tormenti. Apparentemente, infatti, sembro la persona più tranquilla di questo mondo. A tutto questo poi si aggiunge la mia anaffettività. Sono una persona molto fredda, restìa al contatto fisico, diffidente e, a volte scontrosa, ma non apatica, anzi riesco a percepire benissimo le emozioni degli altri, ma per paura di sbagliare i modi ed essere invadente faccio finta di nulla. Cosa che non vorrei... Il mondo purtroppo è spietato e io ho conosciuto la cattiveria già da bambina, per cui preferisco starmene da sola. Tengo in qualche modo lontano tutti. Quei pochi amici che ho e i parenti mi conoscono solo superficialmente. A 27 anni non ho mai avuto nessuna relazione, nessun contatto con l'altro sesso perché la paura mi ha sempre frenato e non sopporterei una delusione. Inoltre, i maschi, e i loro modi poco garbati nei miei confronti, sono stati una delle cause dei miei tanti disagi durante la crescita, per cui ho sempre rifiutato di avere un contatto con loro. Anche la paura di incontrare individui poco raccomandabili, che da quello che sento è abbastanza frequente, mi terrorizza. Credo di aver bisogno di uno psicoterapeuta ma ho paura. L'idea di dover parlare a qualcuno dei miei problemi mi spaventa, anche perché non penso di riuscire a esprimere bene quello che sento e sicuramente passerei tutto il tempo a piangere. Per il momento ho deciso di sfogarmi qui.
Cara Ale,
la tua richiesta mi ha colpita. Ho scelto di ripondere a te, in primis per il forte disagio che leggo tra le righe ed anche perchè riconosco nella tua sensibilità una risorsa.
E' vero che nelle tue esperienze pregresse hai raccolto molte delusioni, tuttavia ti voglio incoraggiare a pensare che nella tua situazione ci sono tante persone che toccando il fondo della delusione, della solitudine, della ritrosia fino alla contrazione di se stessi, eppure maturano la scelta di iniziare un percorso terapeutico.
Considera questo passaggio come un atto di conoscenza verso te stessa.
La stanza della terapia è un rifugio dove si depongono i pensieri e le emozioni, dove si incontra un esperto in grado di accogliere senza giudicare. In queste condizioni si può iniziare un percorso che è fatto di piccole libertà che conducono al benessere.
Tutto nel tempo che tu vorrai.
Nessuna fretta nel seguire le sedute, nessuna pressione nella confidenza.
Tu sei la protagonista della tua vita e solo tu puoi decidere se cambiarla.
Non toglierti mai la possibilità del cambiamento, a volte è lento a volte è burrascoso ma può condurti a riconoscere parti belle di te che sottovaluti.
Tutti le abbiamo e non sempre le vediamo.
Se vorrai iniziare, sono pronta ad accoglierti con la gentilezza che desideri per costruire con te il benessere che meriti.
Una buona serata ed una carezza nel cuore.
Dott.ssa Licia Cutaia