Attaccamento alla mamma

Salve,

sono la mamma di un bambino di 3 anni che è molto attaccato a me.
Ha iniziato a frequentare la scuola dell'infanzia, ma ogni mattina sono pianti e urla perché non vuole andare a scuola e vorrebbe rimanere con la mamma. Ha già frequentato il nido e per tutti e due gli anni ogni mattina piangeva al momento del distacco.
Sia le maestre del nido che quelle della scuola dell'infanzia mi rassicurano sul fatto che, una volta arrivato a scuola, dopo pochi minuti smette di piangere e inizia a giocare serenamente per tutta la giornata.
Sono una lavoratrice quindi il bimbo è abituato a stare anche con figure diverse perché la mamma è a lavoro.
Abbiamo iniziato un corso di giocomotricità insieme alla sua amichetta del cuore, ma anche lì metà della lezione l'ha passata piangendo e chiedendo della mamma.

Il modo che il mio bimbo ha di rilassarsi è quello di mettere le mani tra il mio seno. Lui, una volta tornato a casa il pomeriggio o la sera prima di addormentarsi, vorrebbe stare solo in braccio a me con la mano tra il seno. Io cerco di assecondare questa sua necessità di coccole, ma sembra che più coccole riceve più ne voglia.

Sono in attesa di un secondo bambino e non vorrei che suo comportamento venga esacerbato dall'arrivo effettivo del bambino.

C'è qualche comportamento che noi genitori possiamo mettere in atto per rassicurare il bimbo e fargli vivere il più serenamente possibile le sue varie esperienze quotidiane.

In attesa di una cortese risposta porgo

Cordiali saluti

Buonasera Sabrina,

certo il cambiamento del Suo bambino potrebbe avere a che fare con il nuovo arrivo... é strabiliante come i bambini da piccoli percepiscano una nuova vita anche se non gli viene comunicata (pensiamo a quando incontrano donne estranee incinta e dicono "bimbo") o non sono in grado di comprenderla in tutti gli aspetti razionali che sarebbero lampanti per un adulto, ma si innesca comunque una gelosia anche inconsapevole. I bambini, direi per fortuna, sono molto in contatto con la loro parte istintuale, che li aiuta a percepire anche il pericolo per la sopravvivenza. Fortunatamente non siamo nella giungla, Lei a quanto scrive ha tempo per rassicurarlo, direi che si tratta solamente di farlo ancora meglio: provi ad anticipare il bambino nelle sue richieste, cosicché non sia più lui a richiedere ma Lei a offrire le sue attenzioni, uno spazio dedicato al relax con le mani fra il suo seno ancora prima che tema la Sua mancanza. Lo proponga tutti i giorni alla stessa ora, prima che gli manchi, vedrà che presto si convincerà che nulla gli verrà sottratto e si allontanerà sereno, sicuro di riottenere il suo posto dopo aver esplorato il mondo circostante in serenità.

domande e risposte

Dott.ssaLicia Vicinelli

Psicologo, Psicoterapeuta - Bologna - Imperia

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