Come recuperare il rapporto con i miei genitori? Abbiamo sempre avuto un rapporto difficile
Buongiorno, sono Alice e ho 19 anni. Volevo chiedere un qualche aiuto per capire come recuperare il rapporto con i miei genitori. Io non vivo propriamente a casa, perché studio in un'altra città e non torno a casa spesso il weekend. Il rapporto con i miei genitori ha cominciato a vacillare quando, all'età di 15-16 anni, come tutti i ragazzi, ho cominciato ad uscire con degli amici e a non essere più la bambina sempre a casa che ero prima. La mia famiglia ha da poco tempo problemi economici gravi che però non ha mai voluto raccontare perché "sono cose da adulti". Non dico ogni volta, ma molto molto spesso quando torno a casa mi fanno pesare il fatto che io faccia la bella vita a studiare in un'altra città, mentre io sono sempre molto attenta a non spendere più del dovuto (se sono soldi loro perché mi mantengono) e ho rinunciato spesso ad uscire per risparmiare e quindi non sperperare. Ora ho anche cominciato a cercare lavoro, solo che a loro sembra non bastare, me lo fanno pesare in continuazione e non ascoltano quello che ho da dire io (e non lo hanno mai fatto, neanche da piccola, che fossero sciocchezze o cose più importanti). Siccome loro non vogliono sentire ragioni, però, io ci rimango molto male e passo le notti piangendo, avendo attacchi di panico e vivendo con l'ansia e il senso di colpa perché non poter parlare con i miei genitori mi strazia. Questa cosa l'ho fatta presente due volte nell'ultimo anno (perché ho avuto davanti a loro degli attacchi di panico per cui non riuscivo neanche a respirare e che però loro hanno ritenuto fossero un modo per farmi vedere e non la ritengono una cosa seria)e nonostante questo le cose non sono cambiate e, anzi, sono peggiorate.
Gentile Alice,
descrive che il rapporto con i suoi genitori ha cominciato a cambiare da quando aveva 15/16. Mi chiedo come funzionavate prima di allora? Ci sono stati dei momenti in cui si sentiva ascoltata e vista dai suoi genitori prima dei 16 anni? La fase adolescenziale è una tappa della vita molto particolare in cui si sperimenta lo svincolo dalla famiglia a vari livelli (sia sul piano pratico che emotivo). Come genitore, invece, si vive tale svincolo come un specie di lutto, definito "la sindrome del nido vuoto". La sua voglia di indipendenza è sana e leggittima. Ha mai provato ad esplicitare ai genitori ciò che prova e sente? Magari non utilizzando le parole ma provando una forma di comunicazione diversa (lettera, immagini, collage). Questi strumenti possono alle volte essere più utili delle parole stesse perché aiutano a fare emergere emozioni profonde che non si è in grado di esprimere come si vorrebbe e far comprendere in modo adeguato ciò k si prova. Resto a disposizione per un eventuale colloquio on line.
Cordiali saluti
Dott.ssa Lisa Trevisan (Trieste)