psicologo, psicoterapeuta, sessuologo
Uomo perfetto ma non lo amo
Buonasera a tutti,
Sono una ragazza di 29 anni fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo stupendo di 30.
Prima dell'inizio della nostra relazione ci siamo rincorsi molto, io uscivo da una storia travagliatissima con un uomo più grande e lui era fidanzato con una ragazza, che probabilmente non ha mai amato. Quando è iniziata la nostra storia, la fase dell'innamoramento è stata così importante che siamo andati subito a convivere vivendo veramente a stretto contatto. Lui è veramente fantastico, è bello, buono, ha dei valori grandi e dei principi compatibili con i miei però, mi piange il cuore ad ammetterlo, non credo di amarlo. Io sono una persona empatica, vivacissima, estremamente emotiva e sensibile e anche un po' lunatica. Lui invece è una persona fuori dal comune per intelligenza e capacità, molto razionale e calmissima. Fin dall'inizio ho avuto delle sensazioni ambivalenti nei suoi confronti, da un lato mi stabilizza molto dall'altro forse con lui non mi diverto e spegne un po' la mia vitalità. Non ne ho mai osato parlarne con nessuno, perché dal momento in cui ci siamo messi insieme siamo stati dipinti dai nostri amici come una specie di coppia-d'oro, perché oggettivamente siamo entrambi belli e molto corteggiati. A volte mi rendo conto che il giudizio della società limita l'introspezione del singolo.
Qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo ed è scattato una specie di colpo di fulmine per entrambi, cosa che non capisco ancora se sia possibile. Mi piace moltissimo, ci siamo visti un paio di volte senza che succedesse nulla, lo penso continuamente e mi diverte un sacco, ci capiamo al volo. Mi ha lasciato delle sensazioni così positive che non avevo da tempo. Vorrei vederlo tutti i giorni, ma non lo faccio per non mancare di rispetto al mio attuale ragazzo.
Credo che questa fase della vita sia un po' particolare nel senso che molti amici iniziano ad avere una progettualità seria, matrimoni, figli etc e quindi ogni decisione è più diffcile per la paura di rimanere soli. Io ho da sempre un forte spirito di maternità e tra qualche anno vorrei tanto avere dei bambini. Non so se dovrei dare un peso maggiore alle mie sensazioni, oppure sono io il problema visto che non riesco ad accontentarmi di una persona così affidabile ed onesta (valori molto rari al giorno d'oggi). Esiste il colpo di fulmine? I campanelli d'allarme avvengono per non farci prendere decisioni sbagliate? E' giusto prendersi del tempo per non fare scelte sbagliate?
Mi sento idiota solo a dirlo ma il mio vero terrore è diventare il cliché della 35-40enne zitella, senza figli arrabbiata con l'universo.
Grazie mille per la disponibilità
Gentile Carlotta,
partendo dalle sue parole "E' giusto prendersi del tempo per non fare scelte sbagliate" La invito a non fare scelte impulsive, in questo momento di travaglio per lei, sia verso il suo fidanzato sia verso il ragazzo conosciuto da poco.
Comprendo il suo smarrimento, che nasce da suoi vissuti contrastanti e input esterni sociali, e Le consiglio una consulenza psicologica per capire insieme ad un professionista quali suoi i suoi bisogni e poi muoversi liberamente in quella direzione.
In bocca al lupo
psicologo, psicoterapeuta, sessuologo - Torino