Ragazzo di 15 anni ha compiuto nel corso degli anni diversi furti

Salve, sono l'insegnante di un ragazzo di 15 anni. E' stato ritirato dalla scuola a causa del suo comportamento in classe adesso sta seguendo con me, da solo, delle lezioni il pomeriggio a scuola per prepararsi all'esame di terza media(io non faccio parte del suo corpo insegante, sono stata chiamata appositamente per seguirlo). Durante queste lezioni mi ha raccontato che ha compiuto nel corso degli anni diversi furti, a scuola e fuori, con i quali si mantiene. Ruba cellulari e portafogli, biciclette, è persino entrato in una casa. Non mi sembra intenzionato a smettere con questo comportamento. Mi ha detto che la madre ne è al corrente e che tollera questa cosa, mentre il padre (i due sono separati) non ne sa nulla. So che alla madre in passato è stato consigliato di portarlo da uno psicologo ma lei non vuole. E' molto fiero di riuscire a mantenersi da solo e di farla sempre franca. Io sono molto preoccupata e non ho idea di quale possa essere l'atteggiamento migliore da prendere con lui. Per adesso l'ho semplicemente ascoltato cercando di non prendere un atteggiamento autoritario/giudicante ma non so se questa è la cosa migliore. Cosa mi consigliate di fare? In che modo dovrei parlargli?
Gentile Azzurra, lei come insegnante credo faccia bene il suo mestiere, mi rendo conto che quando si ha a che fare con un ragazzo così in difficoltà la voglia di poterlo aiutare ad uscire fuori da certe situazioni è tanta. Credo che lei come insegnante oltre a trasmetterle i propri valori non può far molto da un punto di vista educativo rispetto ad una madre così incurante e permissiva. Quello di cui lei parla è molto grave, la mia opinione è che lei avrebbe il dovere di segnalare la cosa ai servizi sociali e/o al tribunale dei minori, chiedendo di mantenere l'anonimato per tutelare la sua relazione con il ragazzo. Ovviamente questo se è certa di ciò che sta dicendo e che il ragazzo non abbia un po' ingrandito le cose per fare colpo su di lei o attirare la sua attenzione. L'intervento dei servizi o un eventuale provvedimento del tribunale sarà sulla madre e non sul ragazzo che al massimo sarà inviato ad un supporto psicologico in qualche servizio della usl.