Cara Stefania, leggendo la tua domanda mi sembra di capire che tu non sia tanto preoccupata delle possibili ed eventuali preferenze sessuali del tuo mìbambino, ma piuttosto come rapportarti a lui in wìqueste manifestazioni palesi e dirette di desideri e preferenze. da quello che scrivi tuo figlio si trova ancora in una fase evolutiva in cui non si è connotati sessualmete, nella maniera in cui ragioniamo noi adulti, e molto probabilmente il suo potrebbe essere un modo semplice e ingenuo di affermare una sensibilità importante che lo rende avverso alle manifestazioni aggressive e quindi poco a suo agio nei contesti marcatamente maschili che da quest'età in poi e per alcuni anni tendono a differenziarsi dalle femmine attraverso comportamenti che si caratterizzano per forza, competizione e sfida..... pensa un po' a degli animaletti che imparano a diventare grandi e competitivi nel branco per affermare la loro identità. credo che tu abbia ragione che il mancato o quasi assente rapporto con il padre posso indurre il bambino a prediligere il tuo mondo di rappresentazioni e comportamenti, in quanto si trova più a suo agio e più tranquillo e capace. mi sembra ovvio dirti che non serve fare un dramma sulle affermazioni di tuo figlio, ma sicuramente aiutarlo a trovare degli ambienti in cui possa assumere competenze che potremmo definire "più maschili" che gli diano più sicurezza nel rapporto con gli altri coetanei. magari fare dello sport a suo scelta, magari di gruppo, potrebbe essere utile. nel frattempo si possono utilizzare delle figure maschile di supporto, come i nonni e gli zii per bilanciare il suo mondo di rappresentazioni ed identificazioni.