Dott.ssa Lucia Rinaldi

Dott.ssa Lucia Rinaldi

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte

Ho 34 anni e soffro di ansia

Salve sono Cristina ho 34 anni e soffro di ansia. Ho avuto una madre abbastanza assente..e succube di mio padre, e un padre padrone fin troppo ingiusto. Incomprensioni..indifferenza..e mancanza di amore e attenzioni hanno caratterizzato l'inizio della mia vita...almeno fino ai 18 anni.. A 27 anni ho iniziato a sentirmi spesso male..inadeguata..incapace di relazionarmi cogli altri..e totalmente priva di autostima. Un giorno..ho preso una lametta e mi sono tagliata le gambe..li sono poi andata dallo psicologo. 2 anni di terapia cognitivo-comportamentale per disturbo depressivo ansioso. Sono stata bene per un annetto... ma ora sto male di nuovo. Al momento ho tanta paura di fare le cose... sono ferma..esco pochissimo..casa e lavoro. Ogni proposta di andare in posti mi suscita un'ansia terribile..vivo malissimo. Mi privo di tantissime cose che vorrei..per paura di stare male e avere panico . Dico ok..torno a parlare con la mia psicologa..su skype perchè lei nel frattempo è andata a vivere in America. Lei non fa altro che dirmi che per me ha fatto tutto il possibile..e che io ho tutti gli strumenti x stare bene..solo che non li uso. Mi sento doppiamente male xkè da un altro che non conosco non vorrei andare..vorrei ritrovare la motivazione x vincere questa cosa da sola a questo punto..ma non ci riesco. Sono ferma e bloccata. Vorrei non aver più paura della mia paura..smetterla..e iniziare a vivere.. datemi un consiglio...grazie

Salve Cristina,

evidentemente la precedente terapia è stata utile ed efficace, solo che adesso stanno riemergendo delle paure che vanno nuovamente trattate.

Ansia, insicurezza e bassa autostima procedono di pari passo e ci portano a evitare situazioni che non conosciamo e non siamo in grado di padroneggiare, soprattutto se dovesse insorgere del panico o ansia molto forte.

Se da un lato da sola comprende di non farcela e dall’altro non vuole andare da un nuovo terapeuta è chiaro che si trova in una situazione di stallo. Il blocco dato dalla contrapposizione tra il bisogno e la paura e il non agio di intraprendere una nuova terapia.

Che cosa le scoccia maggiormente del dover andare da un altro che non conosce? E quanto pesa che non sia in grado di risolvere la situazione da sola? Peraltro la sua vecchia terapeuta le dice che ha tutti gli strumenti. Forse è così ma non si senta in colpa se non riesce.

Se ha bisogno di maggiori chiarimenti mi può contattare.

Arrivederci