Sig. Laura, credo che sarebbe opportuno che ascoltasse intanto sua figlia che desidera non frequentare il corso di nuoto, trattenendola a casa, perv il momento. Fossi in lei mi rivolgerei subito all'istruttore per un incontro di chiarimento rispetto alle lamentele e al disagio manifestato dalla bambina. All'incontro meglio se si fa accompagnare da suo marito o da una figura maschile di sua fiducia, se l'istruttorev ha la coscienza a posto non si farà intimidire dai suoi interlocutori, in caso contrario, la presenza di un uomo lo metterà a disagio e lei si sentirà più sicura nell'affrontare argomenti così delicati. di conseguenza può decidere se anche rivolgersi ad una Psicologa che possa valutare l'entità del danno provocato e delle eventuali ripercussioni sul minore, valutando insieme l'opportunità di una denuncia.