Come posso tornare a ridere con mia figlia

Sono mamma di una ragazzina di 16 anni, e da circa 2 mesi, non sono piu' in grado di entrare in relazione in modo sereno con mia figlia. Non è piu' la bambina buona, giudiziosa ed educata che ho cresciuto praticamente da sola. Ora ogni occasione è buona per riferirsi a me con toni bruschi e sgarbati. Venerdi poi' a seguito di una discussione, io le ho esplicitamente detto che se con me non sta piu' bene è sempre libera di andare dal padre. Cosi, è uscita di casa e ancora non l'ho vista nè sentita, ma anzi, il padre mi ha detto di cominciare a preparare le sue cose. Ho la morte nel cuore, cosa posso fare, come posso tornare a ridere con mia figlia, ma senza cedere nei principi dell'educazione?? Non so nemmeno cosa scrivere, avrei tante cose da dire e da chiedere che non so davvero da dove cominciare.
Sig. Stefania, a 16 anni non si è grandi e non si è più bambine, non è facile relazionare con gli adolescenti in genere. Spesso le loro pretese sono "da grandi", in realtà i loro comportamenti, la loro condizione di dipendenza dalla famiglia, la loro irresponsabilità e incoerenza ce li fanno vedere ancora immaturi. Sua figlia ha deciso che può scegliere dove vivere? La lasci sperimentare, sperando che il padre, per tirare acqua al proprio mulino,non soddisfi tutte le sue richieste e comprenda il periodo difficile che state attraversando, dove i genitori, separati o uniti che siano, dovrebbero rappresentare dei punti di riferimento coerenti e solidi per figli in cerca di pace e di equilibrio. Non pensi che sua figlia la sta rifiutando o preferisca il padre alla madre, è in una fase critica,dove i suoi bisogni sono prioritari a quelli degli altri, e può sembrare menefreghista e molto egoista. A volte i distacchi, le lontanaze portano consiglio, fanno bene per riflettere e riorganizzare la propria vita, per capire dove si vuole andare.