Frequento da più di 12 anni un ragazzo. Il nostro rapporto è un disastro
Buongiorno, frequento da più di 12 anni un ragazzo. Abbiamo avuto degli anni iniziali stupendi, da un certo punto di vista ci potremmo definire “anime gemelle“. Ciononostante, è tutto un disastro. Ci siamo lasciati più volte (sia io sia lui), non costruiamo nulla, il nostro rapporto negli anni non ha avuto alcuna evoluzione, continuiamo a passare del tempo assieme senza progetti e senza concretezza. Abbiamo cominciato a frequentarci che eravamo ancora studenti, da allora la mia vita è cresciuta tanto (lavoro, carriera, casa...) mentre la sua è rimasta uguale. Lui parla di un domani imprecisato in cui avremo una famiglia, e contemporaneamente di un domani imprecisato in cui vorrebbe andare a vivere da solo (vive con i suoi). Per me non sarebbe un problema, anzi, vorrei tantissimo vedergli fare un passo avanti nella direzione dell'età adulta (anche non coinvolgendo me direttamente), ma non credo accadrà. Credo che lui viva fermo in un collo di bottiglia, e stia tenendo in qualche modo ferma anche me. Non voglio dare la colpa a lui se la situazione non mi rende felice, sono consapevole di aver anch'io accettato in silenzio ciò che si stava creando. Credo che siamo entrambi insoddisfatti, altrimenti non ci saremmo lasciati a vicenda così spesso, ma ogni volta che ci riavviciniamo torna tutto uguale. Vorrei amarlo per quello che è e non cambiarlo, ma da circa un anno sono apatica, non ho più aspettative, non mangio, mi sembra di non sentire più nulla, neanche gli affetti. Ho la sensazione che ormai sia troppo tardi per tutto, sia per fare un passo avanti con lui (cosa in cui non credo più) sia per lasciarlo definitivamente e ricominciare da zero (altra cosa in cui non credo più allo stesso modo, perchè ogni volta che ci siamo lasciati siamo poi tornati nello stesso “nulla“ nel giro di qualche mese). A volte vorrei solo non esistere più per far finire questa situazione. Grazie a tutti quelli che vorranno darmi un'indicazione per uscirne.
Gentile Annarita credo che la sua motivazione a chiedere un aiuto per uscire da questo empasse affettivo sia più che legittima da parte sua stante il tempo trascorso senza che vi sia stata una crescita da entrambe le parti. Credo infatti che lei sia insoddisfatta perchè effetivamente non guardate nella stessa direzione: lei è maturata e ha costruito un suo essere professionale e una sua autonomia, il suo "ragazzo", come lei lo definisce non a caso, dato che non sembra aassumersi le responsabilità di fare delle scelte più da "uomo", sembra essere in stallo! Ora lei sembra rendersi conto di questo ed è un pò afflitta come se non meritasse più di investire su se stessa. Reagisca allo scoraggiamento come sta iniziando a fare chiedendo aiuto. Si prenda del tempo per riflettere su questo rapporto elaborandolo all'interno di un percorso di autoconoscenza che le renderà le idee più chiare su che cosa fare. Si affidi ad un esperto psicologo, vedrà che riuscirà ad essere meno confusa e più determinata. Buon cammino! Cordiali saluti