CArissima Azzurra, è molto bello che lei si interroghi e chieda una consulenza per interagire con un alunno, la sua attenzione è sul disagio del ragazzo. L'istituzione scolastica non sempre è all'altezza nel comprendere le difficoltà ed i disagi dei ragazzi, credo che purtroppo voi insegnanti siete chiamati ad essere esperti di molte materie, ma nessuno si preoccupa di darvi gli strumenti per interagire con i ragazzi, loro non hanno sempre bisogno di ricevere solo nozioni... In merito al suo disagio, l'unico consiglio che mi sento di dalle è quello di provare a metterlo in contatto con le sue emozioni, " cosa ha provato quando ha fatto il furto" " quando e se qualcuno l'ha scoperto" portare l'attenzione su di lui ed anche esprimere il suo disagio, quello che prova lei quando gli racconta di questi piccolo reati, paura, ansia... È vedere lui cosa prova. Il giudizio non serve a nulla, lui sa che quello che fa non va bene e se le ha detto quello che fa c'è una ragione... Forse sta chiedendo attenzione... Forse vuole essere aiutato... Ma certamente non giudicato, il giudizio crea un muro e non permette a due persone di entrare in contatto. I miei sono discorsi un po' lunghi difficili da scrivere... Comunque se lei è interessata potrebbe pensare di iscriversi ad un corso di Counsellor, potrebbe essere di grande aiuto per la sua formazione. Visiti il sito www.neazetesis.it. Chissà potrebbe essere di aiuto anche per il fururo. In bocca al lupo!