Mi sento distaccata dal mondo e sto incominciando ad avere pensieri ossessivi
Salve, non voglio assolutamente paragonare questo tipo di lutto ad altri lutti ma mi servono dei consigli. La settimana scorsa ho perso la mia gattina, è stata investita da una macchina e l'ho ritrovata io, mentre la cercavo . Per me è stato uno shock e ancora non riesco a realizzare tutto. Ero particolarmente legata a lei perchè da quando è entrata nella mia vita ( da soli 7 mesi) era cambiato il mio modo di vedere la vita , e lo ammettevo dal primo mese che ero con lei. Non dico che ha portato nella mia vita la felicità, ma la consapevolezza di tale sentimento. Sono rimasta shockata, non riesco a fare delle cose, ho paura, ho paura di uscire fuori nel mio giardino, di vedere fuori dalla finestra, ho paura di tutto. Non riesco a stare da sola, non riesco a dormire da sola. Il mio ragazzo mi ha aiutato tanto questa settimana ma mi rendo conto che neanche lui ce la fa più a vedermi in questa situazione. Sto incominciando a chiedere troppo e a fare la vittima , il problema è che essendo morto un gatto , le persone non riescono a prendermi seriamente . Io sono la prima che non riesco a prendermi seriamente ma è stato un colpo al cuore. Mi sento distaccata dal mondo e sto incominciando ad avere pensieri ossessivi su tutto quello che simbolicamente mi ricollega a lei. Un pò ho vergogna a dire queste cose e quindi non riesco a parlarne con le persone. La mia domanda è rivolta a sapere cosa devo fare in questa situazione? Grazie anticipatamente
Cara Federica,
il “lutto” benché sia un’evento che rientra nei cosiddetti eventi normativi resta comunque un’esperienza soggettiva: non esistono dolori più grandi o altri più piccoli. Esiste il dolore: quel vissuto emotivo che ci fa sperimentare tristezza, rabbia, impotenza, senso di colpa, solitudine e tanto altro ancora. Dalle tue parole mi sembra però che il dolore per la perdita della tua amata gattina si stia trasformando in qualcosa di più complesso che sta influenzando il tuo stile di vita. A questo si aggiunge: la percezione che il tuo dolore non venga preso seriamente in considerazione dalle persone che ti circondano; la condizione di sperimentare pensieri ossessivi su tutto quello che simbolicamente ti ricollega alla tua gattina; il vivere stati emotivi legati alla paura come la paura di uscire fuori nel tuo giardino, la paura di vedere fuori dalla finestra, la paura di tutto, la paura di non riuscire a stare da sola, la paura di dormire da sola; in ultimo l'incapacità di non riuscire a fare le stesse cose di prima, il senso di distacco dal mondo e i pensieri ossessivi. Dalle tue parole emerge la paura in svariate forme. La paura è un’emozione che ci comunica cose molto importanti che riguardano la nostra sopravvivenza non solo fisica ma anche emotiva. La paura può essere legata all’imprevisto, al nuovo, al cambiamento e a molto altro ancora, ma in ogni caso “parla” perché rientra nella cosiddetta comunicazione non verbale. Proprio per questa complessità di significati che può assumere la paura, è importate capire cosa sta dicendo a te, nello specifico, in questo momento così delicato della tua vita. Ti consiglio di non sottovalutare ciò che stai vivendo e di accogliere questi stati emotivi che stanno modificando il tuo equilibrio emotivo. Puoi farti accompagnare in questo viaggio da un esperto in Psicoterapia relazionale che ti aiuti nell’elaborazione del lutto e dei significati ad esso correlati per conoscere quegli aspetti della tua personalità che mediano in maniera funzionale il delicato equilibrio tra stasi, cambiamento e trasformazione e riprendere il corso naturale della tua esistenza.