Come convincersi che i propri sintomi siano da attribuire all'ansia ?
Da diversi anni soffro di strani sintomi, soprattutto in concomitanza del ciclo mestruale, che la psichiatra e psicoterapeuta al quale mi sono rivolta, mi ha sempre detto che di tratta di ansia e attacchi di panico.
Sono stata curata più volte con inibitori della rivalutazione della serotonina.
Il problema è che non riesco a convincermi che si tratti di ansia e ogni volta che avverto questi sintomi, penso sempre di avere una malattia fisica grave, non compresa, che mo porterà alla morte. E così entro in un circolo vizioso tremendo che non mi permette di vivere serenamente.
Buonasera Barbara,
le faccio una domanda stimolo: cosa accadrebbe se lei considerasse di soffrire di un disturbo d'ansia? Non risponda di getto "nulla", si fermi a considerare ogni piccola eventualità.
Se fosse ansia, lei dovrebbe ad esempio mettersi profondamente in gioco e presumibilmente affrontare in terapia qualcosa di profondo, forse legato alla sessualità o alla ciclicità, alla maternità magari, o in generale alla femminilità.... Questi fatti sono solo alcuni esempi da indagare in terapia. Sembra che la ricerca di aspetti organici, per quanto più concreti e spaventosi sia da lei più accettata, ma allo stesso tempo essa stessa ansiogena e pertanto la tiene con " i pensieri occupati"....
Viene da chiedersi "a cosa potrebbe dedicarsi se non avesse questi disagi"? A qualcosa che fa più paura di questi disagi stessi?
Lascio queste domande aperte, non facili, ma per aprire ad una più intensa riflessione che va oltre il semplice dubbio " ansia vs corpo con patologia". Ha voglia di esplorare oltre? Questo é il punto di partenza.
Cordiali saluti