Scuola dell'infanzia
Buongiorno. Vorrei un parere consiglio. Ho un figlio di 3 anni, purtroppo ancora non parla come i suoi coetanei.. però da un paio di mesi dice qualche parola in più... ha iniziato la scuola dell infanzia a settembre e devo dire che non ha problemi, rispetto al nido(solo 2 mesi) che piangeva tutti i giorni ..sia facendo la strada sia quando lo lasciavo .. li dopo poco ha imparato le regole, non mangiava ma stava insieme a loro seduti a tavola finché tutti finivano, collaborava nelle attività insieme ai bimbi, non giocava con loro però. Be alla materna se inserito bene entra col sorriso e felice quando va... però c e questo "problema", le maestre mi dicono che nn ascolta, non collabora, gioca sola, e necessita di una maestra di sostegno, che però avrà a settembre 2022. Quando ho detto di poterlo lasciare fino le 15.30, così si "abitua" ai suoi compagni mi e stato detto di no xche non riescono a gestirlo(e molto indipendente ed e buono) .. quindi lui tutto l anno deve fare questo anno fino le 12 come una specie di inserimento! So che non devo guardare altri bimbi, ma in classe sua ce ne sono che disturbano e sono anche "violenti" cosa che il mio non e! Lui fino che non uscisse il covid ha sempre giocato con una sua amichetta nati insieme, poi purtroppo non l ho portato più in mezzo ai bimbi e sempre stato con la figura di adulti. A me veramente spiace . Forse accettavo di più se questa cosa mi veniva detta a fine febbraio o marzo ma non dopo nemmeno un mese di asilo. Non so cosa fare. Grazie a chi risp.
Buongiorno Giulia, omette di dirci che problematiche ha suo figlio. Questo fa la differenza. Ha una diagnosi specifica? Talvolta non basta che un bambino sia visto dai genitori come meno disturbante di altri bimbi, per pensare che sia gestibile in sede scolastica, fino alle 15.30....
Inoltre, in attesa del docente di sostegno, che altro tipo di terapia o riabilitazione, o supporto, fa il suo bimbo? Tutto questo è fondamentale!
La invito a confrontarsi con le maestre per capire meglio cosa si può fare per aumentare le abilità del bimbo, in attesa del docente di sostegno, così come occorre magari un confronto sul pediatra per capire che rete di sostegno necessita il bambino