In un tunnel
Mi sento in un tunnel senza uscita. Vedo tutto nero e complicato. E' tutto iniziato con un anno di lavoro difficile. Non amo il mio lavoro e vorrei farne a meno, ma ovviamente non posso. Ho una famiglia da mantenere e delle responsabilità. Al lavoro sento lo stress giorno dopo giorno e mi sento appesantita dai termini, dalle scadenze e da adempimenti più grandi di me. Ho provato ad esporre la mia angoscia al responsabile e alle risorse umane, ma non è servito a nulla. Ho chiesto di essere ridimensionata nei carichi di lavoro, ma non ne vogliono sapere. Mi sembra di aver fatto tutto male e di fare tutto male. Controllo le cose in continuazione con paura di sbagliare. Tante volte mi rendo conto delle mancanze e cerco di provvedere in un secondo momento, non sempre riuscendoci. Sto nel frattempo cercando un nuovo lavoro inviando il cv. Tutto ciò influisce sulla mia vita privata, non mi sento felice e non riesco a sorridere. Faccio le cose che mi competono meccanicamente, senza amore. Non mi lamento più con i cari perché ho visto che non porta a nulla. Non trovo più serenità nelle cose quotidiane e tutto mi pesa notevolmente. Ho anche chiesto aiuto di una specialista, ma quando mi ha proposto sedute online, l'ho abbandonata. Dormo male e mangio male. Ho attacchi a livello di stomaco. Non so più dove sbattere la testa. Cosa posso fare per migliorare la mia situazione?
Buongiorno. Credo che, oltre alle difficoltà oggettive lavorative, occorra lavorare sul soggettivo. Voglio dire che è necessario fare il punto su come mai ci si trovi in una situazione del genere e soprattutto come sciogliere la morsa interiore. Leggo che ci sono anche sintomi fisici e quindi potrebbe essere carino lavorarci direttamente, attraverso un percorso anche corporeo. Se vuole io sono disponibile a tutto ciò, anche se non ricevo a Milano, ma a Lodi.
Dr. Marcello Schmid