Non riuscire a studiare con costanza
Buonasera, sono una studentessa di medicina e da ormai parecchio tempo studio poco e male. Finisco sempre per ridurmi all'ultimo e per riuscire a presentarmi all'esame faccio maratone folli e estenuanti gli ultimi giorni. Alla fine generalmente supero l'esame con voti nella media ma convinta che è stata solo questione di fortuna e colpevolizzandomi perche so che studiando con costanza potrei avere ottimi risultati e soprattutto vivere il percorso in maniera piu serena, senza ansia e sensi di colpa che segnano le mie giornate. I miei genitori dicono che sono semplicemente pigra, il che probabilmente è anche vero. Ma ora accade spesso che quando con fatica mi siedo alla scrivania tentando di studiare inizio a pensare di non starlo facendo nel modo giusto, che probabilmente non capisco realmente a fondo le cose, che il materiale da cui studio è fatto male, inizio a leggere uno stesso argomento da tante altre fonti, con il risultato che a fine giornata faccio poche pagine di quelle che dovevo fare. Oppure inizio a procrastinare, girovagando per casa e facendo di tutto pur di non affrontare il problema, finendo ogni giornata sfinita e insoddisfatta. Nonostante i miei genitori siano molto disponibili nel parlare (in quanto del settore) io con loro non riesco ad aprirmi e dire tutto questo, e al di fuori della mia stanza fingo che vada tutto bene, di essere felice e contenta fino a che gli ultimi giorni non crollo. Piu volte ho provato a far capire loro che sento il bisogno di un aiuto esterno ma loro non sembrano recepire il messaggio. Di base credo sia un problema di autostima e scarsa fiducia in me stessa accostati ad una tendenza al perfezionismo o forse mi nascondo dietro tutto questo e la verita è semplicemente che sono pigra?
Salve Roberta,
ho letto attentamente il suo messaggio il suo problema si riferisce al classico caso di "Blocco della performance dello dello studente", dove nonostante le buone intenzioni e tutta la voglia di fare bene nello studio, i risultati tardano ad arrivare e non sono soddisfacenti: la procrastinazione, la facile distrazione e il senso di inefficacia mentre si studia, sono sintomi caratteristici di questo problema e il senso di frustrazione che se ne ricava è notevole. Oltre a questo lei hai menzionato la ricerca del perfezionismo, che è solitamente data dall'insicurezza, della paura del giudizio sociale e da una bassa autostima, è come se lei non si sentisse mai preparata al 100% e questo le basta per trovare una scusa per desistere dall'esame e rimandarlo, con la convinzione che la prossima volta andrà meglio Purtroppo questa non "soluzione", che rassicura solo momentaneamente nel breve termine, comporta lo svantaggio di allungare di molto le tempistiche sulla tabella di marcia degli studi, trasformando così lo studio, da un obiettivo da portare a termine a una tortura da affrontare.
Purtroppo non esiste una formula pronta per uscire da questa impasse, ma questo problema si risolve in modo efficace e in tempi brevi con la Terapia breve incentrata sulla soluzione
Un caro saluto
DR. Marco Maiani