Come scegliere il giusto Psicologo
Chi sente di avere bisogno dell'aiuto dello psicologo/psicoterapeuta/psicoanalista certo si trova in una situazione d'incertezza e preoccupazione. Comprende che è una scelta delicata. Per questo vorrei cercare di dare qualche, spero, utile indicazione.
Per prima cosa è bene accertarsi che il professionista che stiamo cercando di valutare abbia le dovute credenziali di Legge. Perciò consiglio di visitare il sito dell'Albo degli Psicologi della propria Regione ed esaminare la scheda dello psicologo che ci sembra affidabile.
Occorre verificare che abbia l'abilitazione all'esercizio della psicoterapia. Infatti la psicoterapia, compresa la psicoanalisi, può essere legalmente praticata solo dopo un lungo percorso di preparazione personale e accademica. Per diventare psicoterapeuti occorre laurearsi con laurea quinquennale in psicologia. Poi effettuare un tirocinio presso le strutture pubbliche o convenzionate per 900 (novecento) ore e successivamente superare l'esame di Stato.
Più naturalmente, per lo psicoanalista, una impegnativa, profonda, analisi personale e quindi l'analisi didattica.
Poi seguire una scuola di specializzazione in psicoterapia dalla durata di quattro anni e superare l'esame relativo. Come si vede è un percorso che, nella migliore delle ipotesi, impegna come minimo undici anni. A questo punto viene ottenuta la obbligatoria abilitazione, certificata dall'Albo.
È chiaro che chi intraprende questo lungo e impegnativo cammino, quanto meno dimostra dedizione, impegno e convinzione verso questa delicata professione.
Il passo successivo, fondamentale, è quello di comprendere che la base per una fruttuosa ed efficace alleanza terapeutica è la fiducia nella persona a cui ci si affida.
Occorre "sentire" che il terapeuta che stiamo valutando sia la persona giusta, quella che non ci promette di "curarci" ma di "avere cura" di noi. Ci ispira un senso di accoglienza e un sincero interesse verso la nostra sofferenza.
Un bravo terapeuta/psicoanalista non giudica, ci ascolta senza pregiudizi, si assume la responsabilità di cercare di aiutarci con impegno, prima di tutto personale, poi con tutto quello che lo studio e la sua esperienza gli hanno insegnato.
Questo senso di potersi fidare di lui è la base necessaria per poter intraprendere insieme il percorso verso la libertà dal dolore e dalle catene che ci impediscono di vivere pienamente e felicemente, come è diritto di ogni essere umano.
Se una persona decide di intrapprendere questa delicata ed impegnativa professione e dedica così tanto impegno nella sua preparazione quanto meno è persona che ci tiene, che ci crede, che è disposta a sacrifici per realizzare il sogno della sua vita.
E' quindi degno di fiducia
Chi intraprende questa professione non lo fa per ragioni economiche. Non si diventa ricchi facendo lo Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoanalista. Piuttosto lo si fà perchè, sin, diciamo, da piccoli, si è sempre avuta la pecisa sensazione che, al di là della dimensione materiale umana, ve ne è un'altra, diciamo spirituale, ben più vasta, un universo interiore che racchiude tutte le ragioni, le cause per cui siamo quello che siamo, dal nostro modo di pensare, a quello che pensiamo di noi stessi e degli altri, alle ragioni per cui ci comportiamo in un certo modo, che magari ci fà soffrire,
S. Freud diceva " chi non ha superato il proprio passato, è costretto a ripeterlo ". Il fatto è che quei ricordi, quelle esperienze di relazione, con le figure di accudimento primarie cioè pricipalmente i nostri genitori, sono sepolte in quel vasto universo interiore che sfugge alla coscienza.
Questo fà lo psicoterapeuta e ancor di più lo psicoanalista: ci aiuta, ci guida, ci sostiene in questa esplorazione di noi stessi. E quando avremo compiuto questa impresa la nostra vita sarà libera da ostacoli verso la serena felicità.
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